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Rosy Bindi, lo sfregio a Berlusconi: "Lutto nazionale? Scelta inopportuna"

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Il Pd si scalda. Anche di fronte alla morte di Silvio Berlusconi, i dem non accantonano la polemica. Questa volta nel mirino il lutto nazionale. "Inopportuno il lutto nazionale per Silvio Berlusconi, leader politico di Forza Italia dal carisma indiscusso ma dall’operato discutibile. Con questa scelta il Governo dimostra di non saper discernere tra senso delle Istituzioni e tifoseria politica", apre le danze Eleonora Mattia. Con un tweet la consigliera regionale del Pd in Lazio, nonché presidente del Comitato Regionale di Controllo Contabile, contesta la decisione del governo di proclamare il lutto nazionale per mercoledì.

 

 

Ma all'interno del partito Mattia è in buona compagnia. Ecco che segue Andrea Crisanti, microbiologo ed oggi senatore diventato noto ai tempi del Covid. È lui a seguire il ragionamento dem: "Comprendo con sincera empatia il dolore che la scomparsa di Silvio Berlusconi crea non solo nei suoi affetti personali, ai quali vanno le mie più sentite condoglianze, ma anche alla sua comunità politica e a un intero sistema Paese che con il suo operato e la sua figura si è identificato - mette le mani avanti -. Tuttavia, non posso non esprimere la mia ferma contrarietà ai funerali di Stato, che ritengo inopportuni, così come al lutto nazionale per il nostro ex presidente del Consiglio". Il motivo? "Berlusconi è stato un uomo politico che ha ricoperto importanti ruoli istituzionali e condizionato la vita politica dell’Italia ma non dobbiamo dimenticare che alcune sue azioni non hanno avuto alcun rispetto per lo Stato che rappresentava".

 

 

Di più, perché "non ha avuto rispetto per lo Stato quando ha evaso le tasse e frodato il fisco, sentenza definitiva nel processo Mediaset, per la quale ha scontato la sua pena ed è stato interdetto anche dai pubblici uffici; non ha avuto rispetto per lo Stato quando si è iscritto consapevolmente a una loggia massonica che aveva una chiara matrice eversiva, tessera n.1816 della P2; non ha avuto rispetto per lo Stato quando, forse con leggerezza, aveva tra i suoi impiegati, con le mansioni di ’stalliere' una persona affiliata alle cosche mafiose". Da qui la sua conclusione: "È ancora più tragico per il nostro Paese - dice ancora l’esponente Pd - che ci vorrà ancora molto tempo per seppellire la sua eredità di etica della politica". E non poteva mancare Rosy Bindi, il cui rapporto col Cav non è mai stato idilliaco. "I funerali di Stato sono previsti ed è giusto che ci siano ma il lutto nazionale per una persona divisiva com’è stato Berlusconi secondo me non è una scelta opportuna", tuona ai microfoni di Un giorno da pecora.

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