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Bertinotti, fango e delirio contro Berlusconi: "Un regime. Ho taciuto fino ad ora..."

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"Nei giorni scorsi ho taciuto qualunque commento, ma semplicemente perché io penso che nei giorni del lutto, specie per gli avversari, il silenzio sia un atto di rispetto": lo ha detto Fausto Bertinotti parlando di Silvio Berlusconi in collegamento con Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7. L'ex presidente della Camera, poi, ha aggiunto: "La cosa che colpisce è questa prosecuzione di un regime che ha portato un guaio al Paese e un guaio altrettanto serio alla sinistra, cioè un bipolarismo che nasce sulle ceneri della Prima Repubblica".

 

 

 

"Berlusoni ha drogato la sinistra, che era in crisi e che avrebbe dovuto trovare in sé le ragioni del suo futuro - ha proseguito Bertinotti -. Il bipolarismo italiano, che già secondo me è una forma regressiva della politica, diventava così patologico". Secondo lui, inoltre, il Cav avrebbe puntato tutto il suo agire politico su delle realtà inesistenti: "Il berlusconismo si proponeva non solo come linea politica ma come un'idea di società inventandosi un avversario che non c'era più, il comunismo. E a sua volta si è proposto come una cosa che non c'era e non ci sarà, cioè la grande area liberale. Berlusconi disegna uno scontro tra un'Italia liberale e un'Italia comunista in cui quella comunista non c'è più e quella liberale non ci sarà mai. Cosa resta? Il berlusconismo, un'idea del potere e della società che usa lo spettacolo come una leva potente della politica".

Qui l'intervento di Bertinotti a L'Aria che tira

 

 

 

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