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Guido Crosetto: "Quel che Putin vuole ora". La guerra è finita?

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«Secondo me i russi avrebbero voglia di una via di uscita». A dirlo ieri è stato il ministro della Difesa Guido Crosetto. Che poi ha concluso: «La stessa opinione pubblica russa, soprattutto la parte dirigente, fatica ad accettare questa guerra. I canali di dialogo vanno mantenuti e va trovata qualsiasi soluzione». All’ottimismo del ministro italiano si oppone il nervosismo di alcuni Paesi Nato per la puntata dei miliziani del Gruppo Wagner dalla Bielorussia verso l’exclave russa di Kaliningrad. La Polonia, ad esempio, ha schierato cecchini al confine con la Bielorussia. Lo ha riferito su Twitter il comando generale delle forze armate di Varsavia, pubblicando diverse foto dei militari con armi per il tiro di precisione sullo sfondo di una recinzione al confine polacco-bielorusso. Stanislav Zharin, sottosegretario della presidenza del Consiglio, ha osservato che il confine con la Bielorussia, dove «stranieri aggressivi» attaccano le pattuglie locali, «è molto pericoloso». L’allarme a Varsavia è alto da giorni, dopo la denuncia che mercenari della Wagner in Bielorussia sono stati dispiegati al confine con la Polonia.

 

 

Tensione anche a Vilnius: il presidente della Lituania, Gitanas Nauseda, ha detto che la presenza di mercenari costituisce una «minaccia grave» per la sicurezza lituana, come per gli altri Paesi che confinano con la Bielorussia.

«Dalle prime informazioni secondo le quali i mercenari di Wagner avrebbero potuto spostarsi in Bielorussia, ho detto immediatamente che non si poteva ignorare questa minaccia», ha detto Nauseda alla radiotelevisione lituana Lrt. La guerra in Ucraina, insomma, sta coinvolgendo sempre più altri Paese. Ieri l’Iran e la Bielorussia hanno firmato un accordo di cooperazione in materia di armamenti. I ministri della Difesa dei due Paesi hanno siglato un memorandum d’intesa nella capitale iraniana, ma i dettagli dell’accordo non sono stati resi pubblici. 

 

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