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Twiga, Matteo Renzi zittisce Calenda e sinistra: "Non me ne frega niente!"

 Daniela Santanchè al Twiga

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Ma quale Italia Twiga. Matteo Renzi, sulla polemica dei suoi beccati a cena con Daniela Santanchè nello stabilimento di lusso a Marina di Pietrasanta, taglia corto: "Non mi interessa dove va a cena Bonifazi o Richetti, mi interessa che quando vanno in Aula portino avanti gli interessi degli italiani" dice il leader di Italia viva, durante una conferenza stampa a Palazzo Madama. I commenti sulle cene con la Santanchè sanno tanto di "grillismo degli antigrillini", ironizza.

I gruppi di Azione e Iv resteranno insieme anche dopo le ultime polemiche quindi? "Io sono fermo a quello che ci siamo detti in una riunione chiusa all’unanimità. Se qualcuno ritiene di dover cambiare idea, lo dica. Non mi sentirete mai fare attacchi personali. Se nelle prossime settimane si vorrà fare chiarezza penso che si dovrà indicare il percorso per le Europee. C’è uno spazio enorme per i riformisti. Se si vuole costruire quello spazio noi ci siamo, il menù del Twiga è un’altra cosa". 

 

 

"Diverte vedere il ruotino di scorta della maggioranza criticare sui social la Meloni, per poi attovagliarsi al Twiga con la ministra Santanchè tra uramaki, nigiri e coppe di champagne", aveva attaccato in una nota il senatore pentastellato Ettore Licheri. "Un brindisi tra veri sodali, che arriva a pochi giorni dal salvataggio in aula al Senato della ministra arrivato con l’aiuto del tandem Renzi-Calenda. A questo punto Renzi ci risparmi le sue soporifere omelie sulla eNews condite da finte frecciatine al governo, e getti la maschera sulla sua lampante organicità a questa maggioranza. A ruota, Calenda eviti i suoi farseschi distinguo da Renzi, perché lo spettacolo del fu Terzo Polo è già raggelante così", aveva aggiunto. "Per noi è uno sfregio alle istituzioni che la Santanchè sia ancora ministro in questo Paese. La finta opposizione di Renzi e Calenda ha i contorni della farsa, per questo riproporremo la mozione di sfiducia alla Camera". 

 

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