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Salario minimo, firma pure Topo Gigio: sinistra in tilt, se la prende con Libero

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Alessandro Gonzato
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Come la signorina Rottenmeier. La grillina Vittoria Baldino punta il dito contro il nostro giornale. Su Rete4, ospite di Controcorrente, ci dà lezioni di giornalismo: «Consiglierei a Libero di concentrarsi su inchieste più serie». Dunque la raccolta firme per il salario minimo non lo è. E dire che 5Stelle e Pd sono i principali promotori. Un lapsus? Forse. Come ad aprile 2019 quando la Baldino, oggi vicecapogruppo grillina alla Camera, su la7, a Coffe Break, disse: «Noi abbiamo fretta che Giovanni Tria (ex ministro dell’Economia, ndr) firmi il Decreto Rimborsi, perché i risparmiatori aspettano di essere truffati». Anche la signorina Rottenmeier ieri ha firmato la petizione della sinistra, ma non parliamo della Baldino. Abbiamo inserito il nome della governante di Heidi (lei aveva già votato come le sue caprette) e il sito ci ha ringraziato della sottoscrizione.

RIDONO TUTTI
Ormai sui social è un profluvio di firme farlocche inserite nel sistema allestito dai partiti di opposizione, tutti tranne Italia Viva. Noi ieri con tre mail diverse abbiamo fatto votare, in ordine sparso, il Dinosauro Denver, il Gabbiano Jonathan e Zanna Bianca. Hanno aderito alla petizione Schlein-Conte anche Rocky Balboa, l’Uomo Ragno e Sandokan. Per la sinistra la rincorsa alle firme è diventata una tragicommedia. Ogni mezza giornata è un “olé!” per l’elenco che si è ingrossato di 40-50 mila aderenti, ma potrebbero essere anche un milione perché- come scoperto da Libero - è una raccolta firme alla “viva il parroco”, chiunque può firmare un’infinità di volte dallo stesso indirizzo mail oppure da altri, magari da quello del lavoro, o da altri ancora creati ad hoc. Come potranno verificare gli organizzatori che Mario Rossi, Giuseppe Verdi e Marco Ferrari sono la stessa persona che però ha votato da tre mail diverse?

La petizione è più farlocca dei talismani del mago Mario Pacheco do Nascimento, l’ex braccio sinistro di Wanna Marchi. Veniamo ad altre sottoscrizioni di giornata. “Grazie cavallo bianco di Napoleone”, “grazie Tartarughe Ninja”, “grazie Topo Gigio”, “grazie Pagliaccio Baraldi”. Bip-Bip, arriva anche Willy il Coyote. Ecco un altro Willy, ma è il Principe di Bel-Air. Per Pd, grillini, Verdi e Sinistra Italiana è uno psicodramma estivo scoppiato a cavallo di ferragosto: smascherato il taroccamento, spernacchiati da mezza Italia - i giornali progressisti però non ne parlano, strano - scoperto il taroccamento i partiti d’opposizione hanno chiesto ai loro informatici di intervenire per rendere la petizione online almeno un po’ più credibile.

L’EMERGENZA
I dem hanno comunicato che entro 4-5 giorni «il sever verrà potenziato», «in vista del rientro dalle ferie», quelle dei manutentori del sito immaginiamo, perché si può benissimo aderire a nome Frank Sinatra anche in spiaggia, non c’è bisogno di rientrare in città. Azione e +Europa si sono chiamati fuori da questa “cabina di regia”, ed è stata la miglior azione di Calenda degli ultimi tempi. I “saggi” Dem sono Marta Bonafoni e Gaspare Righi, i 5Stelle sono Nunzia Catalfo e Vito Crimi, mentre per Verdi e Sinistra garantiscono Gianfranco Mascia e Nico Bavaro. Crimi tre anni fa tuonò contro Beppe Grillo: «Il voto per il comitato direttivo non si può fare sulla piattaforma Rousseau, è inibita al trattamento dei dati». Stavolta non servono. Possono votare anche Holly e Benji.

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