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Arianna Meloni, "non era più possibile restare nell'ombra"

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"Non potevo più stare nell'ombra". Arianna Meloni, sorella della premier e leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, commenta così al Corriere della Sera la sua nomina a responsabile della segreteria politica di FdI. Di fatto, la numero 2 del partito proprio dietro alla presidente del Consiglio. "Non era più possibile rimanere dietro le quinte. Sia perché è bene che per certi ruoli ci siano persone che conoscono la politica e sanno fare quello che è richiesto, e io credo di esserne in grado, sia perché è più onesto e serio avere un ruolo ufficiale - il che significa metterci la faccia e assumersi in pubblico responsabilità - che restare nell'ombra". Parole chiarissime che vogliono mettere a tacere le critiche sia sul fronte interno che su quello delle opposizioni.

Nel suo partito qualche mugugno c'è stato, dall'ala di Rampelli si è chiesto il congresso: "Io nel partito conosco tutti, siamo davvero un gruppo che è non solo partito ma un legame di vita. Su certe cose ci rido su. In Fd'l non esistono gruppi o correnti definite, si è creato un caso sul nulla, per dichiarazioni di singoli parlamentari. Se uno con la storia di Rampelli volesse chiedere un congresso, lo farebbe in prima persona: non è accaduto. Anche perché non si è capito a che servirebbe oggi un congresso: c'è una leader indiscussa, la linea politica è condivisa, lo spazio per lavorare c'è in tantissimi ruoli e organismi". Quanto a una sua possibile candidatura alle Europee, come si sussurra da più parti: "Preferirei di no. Ma sono un soldato".

La sorella della premier osserva infine che "gli attacchi mi scivolano addosso. Ho avuto tanti di quei messaggi di stima, vicinanza e solidarietà che ancora non sono riuscita a leggerli tutti. Fu peggio quando lavoravo in Regione: qualcuno insinuò che fossi stata raccomandata, considerando che ero stata una dei pochi precari che aveva rinunciato a fare il concorso per essere stabilizzata. La cosa mi ferì. Mi sono sempre autopenalizzata". "Ora - conclude - è il momento di fare un passo avanti. Con il motto che ripete sempre Giorgia: in un mondo in cui tutti cercano di essere altro, la sfida è rimanere se stessi. E ho l'intenzione di farlo". Già qualche mese fa Arianna Meloni aveva dovuto affrontare le dicerie più private e malevole, relative a una presunta relazione extraconiugale del marito Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura: "Quella storia era assurda. Sapevo che girava, ne avevamo parlato in casa ma non ho mai avuto il minimo dubbio. La gente mi chiamava, 'come stai, Arianna?', con voce afflitta, mia madre mi chiese 'Ari, dimmi figlia mia, come va?'. E io 'ma di che parlate!'". E ci ridevo su, era surreale"-

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