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Elly Schlein, lo sfogo privato sulla fuga dal Pd: "Lo so, ho sbagliato"

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Elly Schlein perde pezzi e lei che fa? Sbotta: "Forse avevano sbagliato indirizzo". Un'uscita che ha avuto tutto il sapore di una boutade piuttosto che di una seria riflessione su quanto sta succedendo all'interno del Pd, dove ben 30 dirigenti sono passati ad Azione. E così, accortasi dello sbaglio, la leader dem si lascia andare a un mea culpa: "Sulla Liguria ho sbagliato tono, lo so, devo stare più attenta", sono state le sue parole il giorno dopo il comizio di chiusura alla Festa dell’Unità. Un'autocritica - tiene a precisare Il Giornale - non certo pubblica: a quattr’occhi, con pochi dirigenti di cui si fida. Ma è chiaro che stavolta la segretaria sa di aver fatto un passo falso, riaccendendo i malumori delle fronde interne.

Eppure la posta in gioco è alta: le Europee. Sì perché in vista delle elezioni Schlein non può permettersi altre grane. Se dovesse presentarsi un risultato analogo a quello delle Amministrative, qualcuno potrebbe chiedere spiegazioni. O, perché no, una sua sostituzione. Di una cosa la dem sembra ormai esserne consapevole: difficilmente riuscirà a superare il 22,7 per cento portato a casa nel 2019 da Nicola Zingaretti. Così, sotto la soglia psicologica del 20 per cento, la sua segreteria rischia di saltare.

 

 

A maggior ragione dopo che diversi big del Pd si sottraggono a un'eventuale candidatura per le Europee. Da qui il tentativo di Schlein di "responsabilizzarli" domandando "a ogni capocorrente che chiede di aver voce in capitolo sul partito: fammi vedere quanti voti hai, poi discutiamo". Tradotto, la segretaria intima Stefano Bonaccini e compagni di candidarsi.

 

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