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Franceschini, da che pulpito: la doppia morale di Dario il lottizzatore

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Dario Franceschini ha deciso di rompere il silenzio in pubblico. Lo ha fatto con un’intervista su Repubblica, in cui è partito dal caso del Museo Egizio per attaccare duramente il governo presieduto da Giorgia Meloni. Il direttore Christian Greco era finito nel mirino della destra, ma il consiglio di amministrazione del museo, le istituzioni locali e il mondo degli egittologi sono accorsi compatti in sua difesa. 

 

 

“Il governo all’assalto della cultura - ha tuonato Franceschini - mi preoccupa quello che ho visto nell’ultimo anno: ritenere che chi governa debba nominare solo fedelissimi è sbagliato e rischia di rivelarsi un boomerang”. Insomma, l’ex ministro è uscito dal silenzio per attaccare il suo successore Gennaro Sangiuliano, dimenticando che in materia di “nomine selvagge” lui fece peggio: diede alle società esterne il potere di un altro dicastero. 

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