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Salvini, ipotesi-condono edilizio: "Conviene andare fino in fondo"

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"Ci sono centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie, urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei Comuni di mezza Italia": Matteo Salvini lo ha detto al convegno del Coordinamento legali di Confedilizia a Piacenza. E poi ha proposto: “Non sarebbe più saggio per quelle piccole entità andare a sanare tutto quanto, così lo Stato incassa e i cittadini tornerebbero nella disponibilità piena del loro bene?". Secondo il leader leghista, "è un ragionamento su cui converrebbe andare con coraggio fino in fondo". Ha aperto, insomma, alla possibilità di un condono edilizio. 

Il vicepremier, inoltre, ha parlato anche della cedolare secca dicendo che "il ‘bene case’ credo che sia sufficientemente tassato, anzi abbondantemente tassato. Sulla cedolare secca faremo di tutto per estendere questo principio di  semplificazione, più ancora che di incasso da parte dello Stato, perché è una duplice convenienza". E ancora: "La semplificazione spesso costa zero e quindi rinviare l'acconto su quello che ancora non hai guadagnato mi sembra un atto di civiltà giuridica. l'estensione della cedolare secca è assolutamente utile".

Infine, sul tema della regolamentazione degli affitti brevi, Salvini ha spiegato: "La proprietà privata è sacra. Ognuno deve essere libero di decidere come mettere a reddito il proprio immobile. Non penso che sia lo Stato che debba eticamente decidere dei tuoi due o tre appartamenti che cosa ne vuoi fare. Siamo in un paese libero e su questo siamo in sintonia con l'intero governo". Secondo lui, insomma, "se il privato ha un appartamento e vuole metterlo a reddito a breve, a medio o a lungo termine non deve essere compito dello Stato decidere se lo devi fare a breve a medio o a lungo termine".

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