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Napolitano, Mario Monti: "Perché quella scelta? Ahimè, chiedetelo a lui"

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"Perché lui abbia fatto questa scelta, ahimé bisognerebbe chiederlo a lui ma l'ha motivata in varie occasioni": Mario Monti, intervenuto alla trasmissione "Amici e Nemici - l'informazione della settimana" su Radio 24, lo ha detto a proposito di Giorgio Napolitano, il presidente emerito della Repubblica scomparso ieri a 98 anni, e del momento in cui lo ha scelto per succedere a Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi nel 2011.

"In quel momento probabilmente occorreva che prendesse la guida del governo italiano qualcuno che capisse qualcosa di questi problemi - ha poi aggiunto il senatore a vita - che sapesse dialogare con l'Europa, tenendo la testa alta ma dialogando e portando a risultati anche di cambiamenti delle politiche europee, come avvenne". Continuando a parlare di Napolitano, poi, Monti ha aggiunto: "È stato di grandissimo sostegno, per me e per i miei colleghi di governo, avere questa sua guida a largo raggio, ma è sempre stato rispettoso delle prerogative distinte tra il presidente della Repubblica e quello del Consiglio, e nei contenuti delle decisioni - naturalmente ne abbiamo discusso - è sempre stato rispettoso delle nostre scelte e decisioni. E sono estremamente grato per tutto questo".

Riferendosi alla seconda elezione di Napolitano al Quirinale, Monti ha rivelato: "Nel 2013 i partiti, compresi quelli guidati da personalità che qualche volta avevano contestato Napolitano, mi riferisco al partito di Silvio Berlusconi, hanno implorato Napolitano di accettare per la seconda volta il mandato presidenziale. Se si fosse trattato di 'golpe' o di manovre oscure...". 

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