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Gli scontri a Torino? Perché la vera eversione è quella tra i compagni

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Alberto Busacca
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Il Pd sbaglia mira. E finisce per dare la caccia ai fantasmi in orbace mentre difende gli amici di estremisti e terroristi. Finisce per gridare all’allarme fascismo mentre, secondo i servizi di sicurezza, oggi il principale pericolo interno viene dalla galassia anarchica... In pratica, per farla breve, sono successe due cose. Prima cosa: ieri i dem sono tornati alla grande a fare surf sulla famigerata “onda nera”, presentando addirittura due leggi per bloccare il ritorno del fascismo (sì, lo dicono davvero...). I compagni insistono con questo ritornello anche se, a conti fatti, a loro non porta affatto bene. Per dire, sulla necessità di fermare i fascisti Enrico Letta ha impostato gran parte dell’ultima campagna elettorale. Sappiamo com’è finita: Meloni a palazzo Chigi e il povero Enrico costretto nuovamente a cercare fortuna all’estero...

Seconda cosa: i medesimi dem, martedì, hanno attaccato il governo dopo gli scontri di Torino tra studenti e polizia. Ecco, ad esempio, cosa ha detto Chiara Gribaudo, deputata e vicepresidente del Pd: «Le scene di Torino, con i manganelli contro degli studenti indifesi che protestavano per la passerella della Meloni, non sono degne di un Paese civile e di una democrazia. Il dissenso dev’essere sempre garantito. Piantedosi spieghi al Paese la pessima gestione dell’ordine pubblico».

 

 


 

LA RELAZIONE
Nel mondo di Elly Schlein e compagni, riassumendo, i fascisti sono tornati al governo grazie a Giorgia Meloni, che manda la polizia a manganellare gli studenti. Per fermare questa pericolosa deriva, ecco la mobilitazione del Pd nel nome dell’antifascismo... inutile dire che la realtà è molto lontana da questa ricostruzione... 
1) Con buona pace di Chiara Gribaudo, in piazza martedì non c’erano affatto «studenti indifesi». O meglio, magari qualche studente indifeso c’era pure, ma la manifestazione contro la Meloni era di fatto organizzata dagli estremisti del centro sociale torinese Askatasuna. Si potrebbe scrivere a lungo, dei compagni di Askatasuna, ma per capire con chi abbiamo a che fare basta dire che sono protagonisti delle proteste violente contro la Tav, che hanno partecipato alle manifestazioni per esprimere solidarietà all’anarchico Alfredo Cospito (detenuto al 41bis) e che in occasione della festa per i vent’anni del centro sociale hanno invitato nientemeno che Renato Curcio, fondatore delle Brigate rosse...

2) Mentre i dem pensano ai fascisti, nell’ultima relazione annuale a cura del “Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica” (uscita nel febbraio 2023 e riferita al 2022), nel capitolo dedicato ad “eversione ed estremismi” si spiega chiaramente che «sul fronte eversivo interno, le evidenze acquisite nel 2022, puntualmente condivise con le Forze di polizia, hanno nuovamente qualificato la minaccia anarco-insurrezionalista come la più concreta e vitale». Chiaro, no? Secondo l’intelligence il problema, in Italia, sono gli anarchici, non i camerati. E non è neanche una novità, visto che la stessa cosa veniva sottolineata pure negli anni precedenti.
3) Nella relazione degli 007 uscita nel 2022, in particolare, si parlava della tendenza degli anarchici a «infiltrare le manifestazioni per promuovere più veementi pratiche di protesta». Qualcuno lo faccia sapere anche ai deputati del Pd. Giusto per evitare di confondere estremisti pericolosi e studenti indifesi... 

 

 

 

 

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