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Hamas, il sondaggio Noto: quanti sono i tifosi dei terroristi a sinistra

Fabio Rubini
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Sabato mattina La Repubblica ha pubblicato un sondaggio di Antonio Noto che spiega come gli italiani la pensano sulla crisi israelo-palestinese. Il dato che più di tutti ci ha colpito è quello che racconta di come un 18% degli intervistati solidarizza con Hamas, cioè con una formazione terroristica, che fin dalla sua nascita ha come scopo statutario quello di cancellare dalla terra lo Stato di Israele. Non male soprattutto se si considera che la quasi totalità degli italiani pro-Hamas fa parte dell’elettorato di estrema sinistra, ovvero Sinistra Italiana-Verdi Europei e Movimento Cinquestelle. Persone che stanno con Hamas, non con i palestinesi, tifano per i terroristi. Per fortuna il sondaggio dice anche che il 63% degli italiani è solidale con Israele.

Poi fotografa quelle che possiamo definire le nostre “paure”. Così il 53% teme che ci possano essere attentati in Italia (il 26% no, il 21% è indeciso); il 54% pensa che il conflitto sia destinato ad allargarsi ad altre nazioni (il 26% no e il 20% non ha una posizione chiara); e il 46% teme che in seguito ai conflitti tra Russia e Ucraina e tra Israele e Hamas, si possa generare la terza guerra mondiale. Infine per il 55% degli intervistati Israele prima di invadere la Striscia di Gaza dovrebbe provare a trovare una soluzione diplomatica; il 25% invece fa il tifo per l’invasione e il 16% non ha un’opinione. Poi ci sono le posizioni degli elettori all’interno dei vari partiti, ma di questo parleremo più avanti.

 

 

 

LE PAURE DEGLI ITALIANI

Restiamo concentrati su quel 18% che sta con Hamas. Per avere le idee più chiare abbiamo intercettato al telefono il sondaggista Antonio Noto e gli abbiamo chiesto di commentare questo dato. «Dietro alla nostra domanda non c’era l’intenzione di chiedere se si fosse o meno favorevoli alle ultime azioni di Hamas, la domanda era più rivolta alle ragioni che da tempo stanno dietro alle posizioni politiche di Hamas e di Tel Aviv». Che da un certo punto di vista fa riflettere ancora di più, perché significa che il radicamento del tifo per chi vuole radere al suolo il nemico è ben più profondo.

Per Noto quel 18% «è fisiologico in una società dove mai si raggiunge l’unanimità dei consensi. In Italia da sempre c’è una percentuale del 15/18% che si distingue dal pensiero dominante. È successo con la guerra tra Russia e Ucraina dove la percentuale di chi sposa le ragioni di Putin è attorno al 15-18%. È successo coi vaccini quando un 13-15% di italiani si era subito detto contrario per posizioni ideologiche. È normale che non ci sia una condivisione totale».

 

 

 

Un altro ragionamento interessante che Noto ha condiviso con noi è quello secondo cui «l’attacco terroristico non ha spostato l’esito del sondaggio. I conflitti in quell’area del mondo durano da anni», per questo le posizioni sono piuttosto salde. «Al contrario di quanto successo con la guerra tra Russia e Ucraina che è stata improvvisa, almeno per l’opinione pubblica».

Veniamo ai partiti e a come si dividono i loro elettorati. Per Noto «è normale» che a sinistra non ci si schieri con Israele. Nello studio si legge così che l’80% dell’elettorato di Sinistra Italiana-Verdi si schiera con Hamas e solo il 15% sta con Israele. Molti sostenitori di Hamas si annidano anche tra i grillini. Qui anche se la maggioranza (44%) sta con Israele, c’è un 33% che sposa le tesi di Hamas.

Incuriosisce quel 23% di indecisi. Un dato che è secondo solo a quello degli elettori del Pd: il 36% non ha una posizione precisa (mentre il 62% sta con Israele e solo il 6% con Hamas). Si spiega anche così l’Opa che Giuseppe Conte ha lanciato verso l’elettorato più a sinistra della Schlein. Restando sempre all’opposizione, Italia Viva è quella più pro-Israele col 92%.

 

 

 

IL CENTRODESTRA

Passando nel centrodestra, qui le percentuali sono tutte a favore di Tel Aviv. L’82% dei votanti di Foza Italia, l’80% di Fratelli d’Italia e il 61% della Lega sta con Israele. Anche qui non mancano le curiosità. La frangia più critica con Israele (12%) sta tra gli azzurri, mentre la percentuale maggiore di indecisi (36%) è tra gli elettori della Lega, che ha anche il minimo (3%) di estimatori di Hamas. Solo l’8% dei supporter della Meloni non sta con Israele. Un dato curioso, soprattutto se si considera che storicamente la Destra Sociale da cui nasce Fdi è sempre stata più vicino alla Palestina che a Israele e agli Usa. Anche qui ci viene incontro Noto: «La Destra Sociale oggi pesa sull’elettorato della Meloni per il 7/10% non di più. Tutti gli altri sono conservatori che però non si riconoscono nella “destra”. Quindi il risultato del sondaggio è in linea con questi numeri».

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