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Salvini contro la Cgil: "Perché sono surreali"

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Botta e risposta. Lo scontro continua da giorni, anche se il caso dello sciopero di domani, venerdì 17 novembre, è ormai chiuso: precettazione, Matteo Salvini usa il pungo di ferro e ha ridotto a 4 ore la mobilitazione di Cgil e Uil. Un accordo di fatto ratificato anche dalle rappresentanze sindacali. Ciò nonostante, Maurizio Landini il giorno successivo ha continuato a cannoneggiare contro il ministro dei Trasporti e vicepremier, paventando addirittura "rischi democratici".

Tant'è, Salvini replica e rincara la dose in un'intervista concessa al Tg2. "Non facciamo miracoli, ma che la Cgil vada in piazza contro l'aumento di stipendi di operai e lavoratori è veramente surreale", premette il leghista, il cui riferimento ovviamente è alla manovra del governo. "Alle forze dell'ordine e la difesa verranno destinati 1,5 miliardi nel 2024 per stipendi, uomini e nuovi mezzi e un aumento medio per i tre quarti delle famiglie di 600 euro in busta paga; stiamo smontando la legge Fornero, mettiamo 3 miliardi in più nella sanità", snocciola le cifre.

 

"Lo sciopero è un diritto previsto dalla Costituzione - riprende Salvini -, noi lo abbiamo garantito domani per quattro ore anche nei trasporti pubblici. Lo sciopero di una estrema minoranza non può ledere il diritto alla mobilità, allo studio, alla salute, al lavoro di decine di milioni di italiani", ha insistito al Tg2.

E ancora: "Non è una vittoria di Salvini, della Lega o del governo ma domani 20 milioni di italiani potranno prendere i mezzi pubblici per andare a lavorare e per andare a studiare. Diritto allo sciopero si ma diritto al lavoro per la stragrande maggioranza degli italiani che viene tutelato. È una soddisfazione, è il mio mestiere", ha concluso con orgoglio Matteo Salvini.

 

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