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Gianfranco Rotondi mette in guardia Meloni: "Occhio, a sinistra torna l'Ulivo"

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Gianfranco Rotondi mette in guardia Giorgia Meloni. L'esponente di Fratelli d'Italia tiene d'occhio quanto sta accadendo a sinistra, dove qualcosa si starebbe muovendo. "È accaduto talvolta che il centrodestra abbia perso le elezioni a causa del voto cattolico, o democristiano, fate voi - spiega sul suo blog -. Fu il tempo dell'Ulivo. Prodi vinse due volte, a dieci anni di distanza, perché i democristiani risposero al richiamo della foresta di una coalizione guidata da uno di loro. Vi chiedete perché rievoco queste cose nel tempo di Meloni e Schlein, di destra e sinistra senza centro".

Ecco la spiegazione: "Scrivo queste cose perché la settimana scorsa Pierluigi Castagnetti ha riunito in seminario gli ultimi popolari, adunanza non meno tristanzuola delle mie riunioni con gli ultimi democristiani. E così come io rilancio la mia fede nel bipolarismo, e la mia idea di una Dc seme di una evoluzione popolare del centrodestra, così il bravo Pierluigi ha ribadito le regole di ingaggio dei popolari nel Pd: vuole un nuovo Ulivo, Castagnetti, e lo ha detto a chiare lettere".

Da qui i timori del presidente della 'Dc con Rotondi': "Non sottovaluto affatto -spiega- la suggestione di Castagnetti: l'uomo sarà datato, ancora più di me, ma è intelligente e conosce gli italiani: sa che dei governi si esaltano e si disamorano alla velocità della luce, e in questa prospettiva l'ex segretario popolare starà distillando qualche diavoleria nel suo laboratorio di piccolo chimico politico di Reggio Emilia. Alla mia amica Giorgia Meloni consiglio di osservare meglio e di più il fronte cattolico e popolare. Il governo sta facendo benissimo, e il merito è quasi interamente del talento della giovane donna su cui abbiamo puntato le ultime fiches democristiane. Bisogna proseguire con decisione il cammino politico che deve accompagnare il governo". 

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