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Tg1, Pd contro il servizio su Atreju. FdI replica: "Siete senza vergogna"

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Il Pd non sa più che pesci pigliare. E ora attacca pure il Tg1 per aver mandato in onda un servizio su Atreju, la festa di Fratelli d'Italia dove saranno ospiti diversi esponenti della politica e a cui Elly Schlein, seppur invitata, ha deciso di non partecipare. E così, per un servizio al tg si aperto il finimondo con i dem sul piede di guerra: "Il principale Tg nazionale manda in onda uno spot per celebrare Atreju, la kermesse la dei giovani di Fratelli d’Italia. Un spot per celebrare una manifestazione dei giovani di un partito non si era mai visto in un tg. Noi diciamo No alla propaganda. Il Tg1 è e deve essere informazione, non è di un partito. Chiediamo ai vertici Rai di vigilare su quanto accaduto", affermano in una nota i componenti Pd della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.

Pronta la risposta di Fdi: "Il Partito democratico è davvero senza vergogna. Dopo aver lottizzato in Rai tutto ciò che si poteva, piegando ai propri interessi l’informazione, adesso richiama il Tg1 per aver realizzato un servizio su Atreju", afferma il senatore FdI, Raffaele Speranzon, componente della Vigilanza Rai. "Servizio corretto e giornalisticamente ineccepibile - riprende - che probabilmente gli esponenti dem non hanno nemmeno visto, perchè altrimenti si sarebbero accorti che si dava ampio conto degli ospiti internazionali e di opposizione, ripercorrendo la storia di questa manifestazione che ormai da 25 anni rappresenta un appuntamento fisso della politica italiana. Basterebbe questo per confermare l’insussistenza delle polemiche". "La verità - conclude - è che il Pd rosica, ma davvero tanto, perchè non è più capace di organizzare un simile evento ed è costretto a questi piccoli pretesti per farsi notare".

E ancora: "Guai al Tg1 se dedica un servizio obiettivo sulla kermesse di Atreju, dando conto degli ospiti internazionali e dell’opposizione: immediatamente interviene con toni censori qualche esponente del Pd, forse nostalgico di regimi sovietici in cui era vietato esporre in pubblico opinioni sgradite. Per nostra fortuna, tuttavia, siamo in una democrazia e una manifestazione come Atreju, che da 25 anni anima il dibattito politico italiano anche attraverso il confronto tra idee diverse, è un patrimonio di cui essere orgogliosi", dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Giovanni Satta, componente della commissione Vigilanza Rai. Insomma, siamo davanti all'ennesima e pretestuosa polemica targata Pd. E su quanto accaduto è intervenuta anche Augusta Montaruli, vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai: "La polemica imbastita dal Pd contro il Tg1 per un servizio riguardante Atreju, in cui peraltro si dava conto dello spazio dato agli esponenti dell'opposizione, rivela tutta la nostalgia dei Dem per la censura di Stato, che per fortuna ora non c'è più. Infatti, sarebbe bastato vedere il numero dei giornalisti intervenuti alla conferenza stampa o la rassegna stampa di oggi per capire quanto Atreju e il suo programma rappresentino una notizia. Evidentemente chi oggi polemizza l'ha fatto soltanto per il gusto di alzare inutili e pretestuosi polveroni, altrimenti non si spiegherebbero i comunicati stampa da 'rosiconi'. Se il Pd non è più capace di organizzare una festa che sia degna di nota non deve rivolgersi al direttore Chiocci per reclamare un inammissibile oscuramento, ma piuttosto chiedere conto negli uffici della segretaria Elly Schlein. In ogni caso notiamo quanto abbiano bisogno di Atreju per far parlare di loro. E questo ci fa piacere". 

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