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Lollobrigida, Arianna Meloni: "Perché sono orgogliosa di lui", sinistra in tilt

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Il caso della fermata straordinaria del treno su cui viaggiava il ministro Francesco Lollobrigida è stata spiegata per filo e per segno dallo stesso titolare del dicastero dell'Agricoltura in Aula. Il ministro, qualche giorno fa, ha zittito lo sbraitare della sinistra con parole chiare e forti, apprezzate anche da don Patricello: "Sono certo che, se fossi rimasto comodamente seduto su quel treno, tra quelli che hanno polemizzato per il mio operato in questi giorni, avrei senz’altro trovato qualcuno che avrebbe trovato il modo di accusarmi perché lo Stato non era presente a Caivano".

E ancora: "Il treno risultava in ritardo di pochi minuti ma poi è stato deviato sulla linea ordinaria con un ritardo, alla fine, di 100 minuti. Si è fermato più volte e a lungo, e a quel punto la percorrenza ha messo a rischio la mia presenza agli eventi concordati" ha sottolineato Lollobrigida, spiegando che le conseguenze sarebbero andate a danno degli organizzatori. "Ho chiesto una fermata straordinaria senza la pretesa di un trattamento di favore ma in osservanza del regolamento di Fs. Non c’è stato alcun disagio, tutti passeggeri potevano scendere a Ciampino, come da informazione diramata dal capotreno e come previsto dal regolamento ferroviario".

Parole, quelle di Lollobrigida che hanno chiuso il caso. E ora arrivano anche le parole di Arianna Meloni a sottolineare il gesto di Lollobrigida nel pieno rispetto delle regole e dei cittadini che lo attendevano a Caivano: "Sono stata orgogliosa di lui, ha trovato una soluzione" per arrivare a Ciampino "e' andato a lavorare". Altra rosicata per la sinistra...

 

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