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Serracchiani risponde a Crosetto: "Il vostro vero obiettivo sui magistrati"

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"Il governo vuole coprire i propri fallimenti". Debora Serracchiani prende la parola alla Camera e risponde così al ministro della Difesa Guido Crosetto, che nell'informativa sulla sua intervista al Corriere della Sera sulla magistratura aveva appena chiesto ai deputati tutti, e all'opposizione in particolare, di "discutere civilmente" in aula sul rapporto tra Parlamento e magistratura. Niente da fare, dal Pd riparte l'assalto a tempo di record.

"Mi preoccupano - scandisce Crosetto - frasi che dicono 'Noi dobbiamo sostituire l'attività legislativa perché il Parlamento non ha il coraggio di intervenire in modo specifico su alcune leggi e quindi la giurisdizione deve intervenenire e operare al posto del Parlamento'. Io non penso sia quello il ruolo della magistratura e lo dico nel rispetto di migliaia di magistrati che ogni giorno lavorano e operano secondo la legge e secondo i dettami costituzionali e lo dico perché questo dibattuto va portato in quest'Aula".

 

 

 

"Immaginate rischi per il vostro governo per un'azione della magistratura, probabilmente per coprire i fallimenti emersi clamorosamente con la manovra finanziaria, ma quello che state facendo sulla Giustizia dimostra quali siano i veri vostri obiettivi - è la risposta della deputata e responsabile Giustizia del Pd -. Da una parte, con le vostre riforme costituzionali volete incidere pesantemente su pesi e contrappesi su cui si regge la nostra Carta e le ricordo che la funzione anti-maggioritaria nelle democrazie liberali è connaturata a tutte le istituzioni di garanzia, indipendenti: è la tutela del pluralismo. Dall'altra, la vostra iniziativa sulle politiche per la giustizia dimostra come non vi stia a cuore l'efficienza del sistema".

 

 

 

"Ci costringete - prosegue la Crosetto - a parlare per la quinta volta in 10 anni di prescrizione; state portando le carceri al collasso; mancano operatori, agenti e dirigenti di polizia penitenziaria; non ci sono investimenti e addirittura fate finire in carcere i bambini incolpevoli. Invece delle sfide per una giustizia efficiente per i cittadini, ci costringete a parlare di separazione delle carriere, riforma che porterà inevitabilmente a superare l'obbligatorietà dell'azione penale e il principio di eguaglianza davanti alle leggi. Una giustizia - conclude - che non ci piace, perché per noi le legge è uguale per tutti".

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