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Elly Schlein, "la Schwa nello statuto": Pd nel caos alla Camera

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Venerdì alla Camera il deputato di Fratelli d'Italia Marco Perissa ha scatenato l'inferno rivolgendosi a Elly Schlein con il termine "segretario". Apriti cielo: la deputata del Pd Cecilia Guerra ha allora provocatoriamente interpellato il presidente di turno di Montecitorio Giorgio Mulè, di Forza Italia, chiamandolo "signora presidente". Perché, ha spiegato, "se a lui (Perissa, ndr) compete rivolgersi a una donna con un appellativo maschile, a me è concesso rivolgermi a lei con un appellativo femminile. Se lei ci tiene al suo genere, io tengo al mio. Basta rivolgersi a noi donne con appellativi maschili!". Tutto giusto, peccato che sia stato l'onorevole meloniano a farle notare poco dopo che "finché lo statuto del Pd dice che Schlein è segretario nazionale, io la chiamerò così". 

Già, nero su bianco lo statuto dem dice proprio così: "segretario". Un cavillo che ha fatto sbellicare dalle risate i colleghi della maggioranza e creato non poco imbarazzo tra i dem, assai presi dalle questioni di genere. Forse troppo, tanto da non essersi accorti di avere, per dirla alla Pier Luigi Bersani, la proverbiale "mucca nel corridoio". Il loro, di corridoio. 

 

 

 

A margine della discussione, riporta Simone Canettieri del Foglio, si è dunque scatenata una surreale discussione tra gli esponenti del Pd, che sono stati costretti a riconoscere la colpevole mancanza. E dal crocchio nasce una proposta: "Alla prossima assembla nazionale interverremo con una modifica". Vorrebbero. cioè, aggiungere un femminile in ogni passaggio critico.

 

 

 

Funziona così, riassume il giornalista del quotidiano diretto da Claudio Cerasa: "Per cambiare finanche una riga serve il voto favorevole dei due terzi dei delegati. L'assise deve essere convocata, salvo ordini del giorno straordinari, almeno una volta ogni sei mesi. L'ultima assemblea si è svolta due settimane fa. Nel novembre del 2022 avvenne un'altra modifica sostanziale dello statuto del Pd, anche questa cucita su misura per Schlein. Su un totale di 610 votanti, con 523 favorevoli, 21 contrari e 36 astenuti si deliberò che anche gli esterni, cioè i non iscritti al Pd, avrebbero potuto partecipare al processo costituente legato al congresso". Insomma, la farraginosa macchina burocratica dell'ex Pci-Pds-Ds dovrà rimettersi in moto e già si prevede qualche scintilla, dal momento che si entrerà ufficialmente in campagna elettorale e i grattacapi nono solo lessicali per il/la segretario/segretaria non mancheranno di certo.

 

 

 

E non è escluso, aggiunge Canettieri (ma qua potremmo essere nel campo della fantapolitica, se non proprio della satira), che "alla fine oltre a 'segretaria' venga inserita anche la Schwa, la e al contrario, cassazione dell'inclusività". Gli elettori dem si guarderanno straniti, ma festeggeranno i fan della compianta Michela Murgia, compresa Paola Belloni compagna proprio della segretaria nonché grande amica della scrittrice sarda e vestale dell'ultra-neo-femminismo scomparsa qualche mese fa.

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