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Paolo Benanti, "stretto consigliere del Papa": chi è il sostituto di Amato in Commissione

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Si chiama Paolo Benanti ed è un presbitero francescano colui che sostituirà Giuliano Amato alla guida della commissione Algoritmi. L'ex premier si era dimesso questa mattina in seguito alle parole di Giorgia Meloni, che nella conferenza stampa di ieri, rispondendo a una domanda di Libero, aveva detto che la nomina del professore a capo della commissione non era stata una sua iniziativa. Benanti è anche teologo e consigliere del Papa sui temi dell’intelligenza artificiale e dell’etica della tecnologia. A dare la notizia Alberto Barachini, sottosegretario all’Editoria del governo: “Padre Benanti è il nuovo Presidente della Commissione AI per l’informazione. Professore della Pontificia Università Gregoriana, è l’unico italiano membro del Comitato sull’intelligenza artificiale delle Nazioni Unite. In questi mesi di lavoro ho potuto conoscere la sua competenza e il suo equilibrio. Per questo sono onorato che abbia accettato l’incarico. Torniamo a lavoro dopo le feste natalizie con fiducia e con il desiderio di giungere presto ad una prima relazione da presentare al Premier Meloni e al collega Butti”, ha dichiarato Barachini. 

Lo scorso ottobre, Benanti è stato inserito dal Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres, nel New Artificial Intelligence Advisory Board. Si tratta di una categoria composta da 39 esperti provenienti da diverse parti del mondo, il cui compito è definire una governance internazionale dell’Intelligenza artificiale in vista del Summit sul futuro in programma quest'anno. Benanti, tra l'altro, è anche molto vicino a Bergoglio, di cui è uno dei più stretti consiglieri soprattutto sui temi dell’innovazione tecnologica. 

Non è la prima volta che Benanti viene preso in considerazione dalle istituzioni per approfondire questo tema: già nel 2018, come ricorda il Fatto Quotidiano, era stato inserito dal Ministero dello sviluppo economico nel gruppo di trenta esperti che dovevano elaborare la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale e quella sulle tecnologie basate su registri condivisi e blockchain.

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