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Mollicone, scontro con Repubblica: "Titolo e incisi inquietano"

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Scontro tra il presidente della Commisione Cultura e Repubblica. Il quotidiano diretto da Maurizio Molinari di un "altro bavaglio voluto da Fdi sulle notizie, certificate per legge". Un titolo che viene contestato da Federico Mollicone che precisa e spiega come stanno le cose: "Tranquillizzo i miei colleghi dell’opposizione: nessun bavaglio per nessuno. La libertà di stampa è sacra, la abbiamo sempre difesa, e continuerà ad esserlo. Della riforma dell’editoria si parla da anni, compresa la riforma del Fondo per il pluralismo, e tutti la invocano. L’idea è quella che, dal confronto con le categorie dei giornalisti e degli editori, possa partire dal Parlamento, proprio per essere frutto di confronto con tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. Esattamente il contrario di quello che ha prospettato Repubblica con quel titolo", spiega Mollicone.

E ancora: "Il titolo di Repubblica e alcuni incisi non presenti nel testo originale dell’intervista - aggiunge Mollicone - inquietano e dimostrano quello che ho denunciato: la criminalizzazione di ogni opinione da parte di alcuni giornali. Infine il tema del giornalismo da click baiting si riverbera anche nella discussione che faremo sul correttivo del Tusmar, e rappresenta un tema tipicamente parlamentare. Comprendo che stia iniziando la campagna elettorale, ma invito tutti ad un confronto sereno nel merito dei temi parlamentari senza falsificazioni delle nostre proposte". Lo scontro resta aperto. E anche una nota di FdI smentisce totalmente Repubblica: "La notizia riportata oggi dal quotidiano La Repubblica, secondo la quale sarebbe allo studio una ’nuova legge bavaglio', è priva di fondamento. Il deputato Mollicone ha già chiarito che le sue parole sono state totalmente distorte, come troppo spesso accade al quotidiano militante della sinistra più ideologizzata. Non è infatti alla studio alcuna proposta di legge di Fratelli d’Italia che intenda limitare la libertà di espressione o di stampa. Questa è notoriamente una specialità della sinistra".

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