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Schlein, la rabbia della comunità ebraica: "Così si fomenta l'odio"

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Andrea Fatibene
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Se l’obiettivo fosse quello di «evitare di alimentare i conflitti», come predica la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein dall’alto degli appennini umbri, bisognerebbe in primo luogo stare più attenti al modo in cui questi conflitti vengono comunicati. «È dal 7 ottobre che gli animi dei fanatici antisemiti di tutto il mondo si sono rinvigoriti, portando a un aumento di gesti violenti e discriminatori anche nelle nostre città», commenta il direttore del Museo della Brigata Ebraica di Milano, Davide Romano.

«Quando Elly Schlein, dal piedistallo di cui gode, parla di “crimini di guerra”, alludendo a presunti genocidi per mano di Israele, farebbe meglio ad avere qualcuno che certifichi quanto sostiene perché tali false accuse sono responsabili di fomentare l’antisemitismo e l’odio verso lo stato di Israele. Nonostante la società italiana non sia in alcun modo antisemita, questo tipo di propaganda, politica e giornalistica, abbraccia le posizioni degli estremisti islamici, edulcorando quelle che in realtà sono dittature criminali assassine.

 

 

Personaggi come Corrado Formigli sono ormai diventati inconsapevoli influencer dell’antisemitismo e non aiutano a placare gli animi. Mentre, al contrario, inviare armi a Israele non esacerba alcun conflitto ma difende la democrazia, in medio-oriente al pari dell’Ucraina». Una posizione rilanciata anche dal presidente della comunità ebraica milanese, Walker Meghnagi, che è ben consapevole di come «la guerra sia una cosa infame, ma le armi inviate a Israele non vengono usate sui civili. Elly Schlein ha preso uno scivolone, aprendo incautamente a un discorso di cui non ha alcun tipo di comprensione, tantomeno esperienza di fatti. Ancora oggi le famiglie in Israele, da nord a sud, sono costrette a scappare dai continui missili, con bambini che finiscono in cura dallo psichiatra per affrontare la situazione, mentre nei talk show italiani si crea antisemitismo ad arte dando spazio a gente che non sa di cosa stia parlando come i vari Telese e Orsini. Se, di mille spettatori, cento sono legittimamente inconsapevoli di come stiano le cose, è probabile che vengano influenzati portando l’antisemitismo a dilagare anche qui in Italia». E a quel punto sarà facile individuare i responsabili... 

 

 

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