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Meloni. schiaffi ai 5 Stelle: "Se vuoi lavorare non fai il mantenuto"

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Nel giorno in cui la Guardia di Finanza ha denunciato altri 73 furbetti del reddito di cittadinanza, ecco che Giorgia Meloni non ci va per il sottile. E, rispondendo al rispondendo al question time alla Camera, ha espresso i suoi dubbi: "L'assegno di inclusione è attivo dal primo gennaio del 2024 e al 20 gennaio il ministero del Lavoro ci dice che su una platea di 737 mila nuclei familiari potenziali sono già 600 mila quelli che hanno presentato domanda. Solo 55 mila di coloro che percepivano il reddito di cittadinanza hanno richiesto la nuova misura, pari al 20 per cento: può darsi che abbiano trovato un lavoro privatamente, o può darsi che non avessero intenzione di trovare un lavoro ma fare i mantenuti…"

In ogni caso, rende noto sulla misura attuata dal governo di centrodestra, "i primi pagamenti per coloro che hanno superato i controlli - perché a differenza del Reddito di cittadinanza i controlli li facciamo prima - partiranno venerdì 26 gennaio e l'importo medio stimato per l'Adi è di 635 euro al mese cioè una cifra superiore dell'importo medio che veniva erogato con il Reddito cittadinanza". Da qui la stoccata a Giuseppe Conte e al Movimento 5 Stelle, ideatori del sussidio: "Dimostriamo che dividendo le platee ne avrebbero beneficiato soprattutto coloro che versano in condizioni peggiori".

Insomma, con il superamento del cavallo di battaglia pentastellato, "il governo ha deciso di superare una misura sbagliata e ha introdotto due misure sostitutive per i percettori, una destinata a chi era in condizione di lavorare e un'altra a chi non era in condizione di farlo. Perché abbiamo sempre considerato un errore mettere sullo stesso piano queste due realtà".

 

 

 

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