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Meloni, vertice Italia-Africa: "Leader illuminata", l'Ue incorona il premier

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Giorgia Meloni accoglie a palazzo Madama venticinque capi di Stato e di governo e decine di delegazioni ministeriali, i vertici delle istituzioni europee, la presidenza di turno dell’Unione Africana e il vicesegretario delle Nazioni Unite arrivati a Roma per partecipare al vertice Italia-Africa, e rivela alcuni dei dettagli del Piano Mattei per l’Africa. "La naturale vocazione dell’Italia è quella di essere un ponte tra l’Africa e l’Europa - premette Meloni - un ponte che noi italiani abbiamo il vantaggio di poter costruire non partendo da zero, ma dalle solide fondamenta che molto tempo fa un grande italiano come Enrico Mattei, fondatore di Eni, ha avuto la lungimiranza di saper immaginare".

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Un Piano, aggiunge, che "può contare su 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie: circa 3 miliardi dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo". Entro l’anno, aggiunge, sarà messo a punto un "nuovo strumento finanziario assieme a Cassa Depositi e Prestiti per agevolare gli investimenti del settore privato". 

Clicca qui e guarda l'intervento di Ignazio La Russa

Meloni indica cinque obiettivi e le aree del continente africano dove si intende realizzarle: Istruzione e formazione, salute, agricoltura, acqua ed energia sono le priorità del Piano Mattei, dice la premier, "un piano concreto di interventi strategici, concentrato su poche priorità di medio lungo periodo, istruzione e formazione, salute e agricoltura, acqua ed energia. Abbiamo individuato alcune nazioni africane del quadrante subsahariano e nordafricano che sarà poi allargato seguendo una logica incrementale". I Paesi coinvolti saranno il Marocco "dove puntiamo a realizzare un grande centro di eccellenza per la formazione professionale sul tema delle energie rinnovabili", l’Algeria per "un progetto di monitoraggio satellitare sull’agricoltura", mentre "in Mozambico siamo impegnati a costruire un Centro agroalimentare che valorizzi le eccellenze, le esportazioni dei prodotti locali". In Egitto"prevediamo di sostenere, in un’area a 200 chilometri da Alessandria, la produzione di grano, soia, mais, girasole con un investimento in macchinari, sementi, tecnologie e nuovi metodi di coltivazione. Oltre ovviamente ad accompagnare la formazione professionale. In Tunisia stiamo lavorando per potenziare le stazioni di depurazione delle acque non convenzionali per irrigare un’area di 8.000 ettari e creare un centro di formazione dedicato al settore agroalimentare". Altri due progetti pilota saranno realizzati in Congo, per la costruzione di pozzi per la distribuzione dell’acqua soprattutto a fini agricoli alimentata da energia rinnovabile, e in Costa D’Avorio per il miglioramento dell’accessibilità "dei servizi sanitari primari".

"Meloni oggi ha appena ribaltato duecento anni di storia europea: le risorse dei popoli africani devono rimanere in Africa e solo quelle in eccesso possono essere fornite all'Europa grazie a una cooperazione paritaria e non predatoria. È una rivoluzione mai vista", afferma il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari. "La presenza dei capi di Stato e di governo africani ospitati nel Senato della Repubblica italiana ha una forza simbolica straordinaria. L'Italia torna protagonista nel contesto internazionale e a svolgere il suo naturale ruolo di ponte tra Europa e Africa nel Mediterraneo. Siamo molto fieri di questa iniziativa e dell'eccezionale lavoro svolto dal nostro presidente del Consiglio. Senza di lei questo appuntamento sarebbe stato impossibile. Clamoroso il riconoscimento del presidente dell'Unione Africana Azali Assoumani che ha dichiarato di riporre grande speranza nella "leadership illuminata" di Giorgia Meloni".

E si dice "molto grata all'Italia per aver messo la cooperazione con l'Africa al centro della sua politica estera e della presidenza del G7" la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. "Il nuovo Piano Mattei rappresenta un importante contributo a questa nuova fase della nostra partnership con l'Africa e si integra con il nostro European Global Gateway, 150 miliardi di euro" dall'Ue. "Gli interessi e i destini tra Africa ed Europa sono allineati più che mai", su energia pulita, lotta al cambiamento climatico, lavoro, fermare le perdite di vite umane sulle rotte migratorie, aggiunge.

"Vorrei innanzitutto ringraziarla, presidente del Consiglio, per questa iniziativa, per questa ospitalità e per il vostro costante coinvolgimento nel portare in primo piano all’agenda il rapporto non solo tra l’Italia, ma anche tra l’Unione europea e il continente africano. Rendo omaggio anche allo sforzo instancabile e all’esperienza del ministro Tajani in questo contesto", aggiunge il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nel suo intervento al summit. Insomma, un trionfo.

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