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Giorgia Meloni, vertice col primo ministro romeno: nuovo patto sull'immigrazione

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"Da 13 anni Italia e Romania non si incontravano in un vertice: ne sono felice, perché Italia e Romania hanno rapporti molto forti": la presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo ha detto nelle dichiarazioni rilasciate con il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, in occasione del vertice intergovernativo in corso oggi a Villa Pamphili, a Roma. "L'Italia è il secondo cliente e secondo fornitore della Romania", ha poi aggiunto la premier, ricordando che sono ben 50mila le aziende italiane in Romania. 

Nel corso del bilaterale, inoltre, è stata firmata una dichiarazione congiunta per rafforzare l'amicizia tra i due Paesi: "La presenza italiana in Romania è fondamentale in tanti comparti strategici - ha spiegato la Meloni -. E lo stesso vale per l'Italia con la comunità romena che è la più numerosa nel nostro paese, con oltre un milione di persone e offre alla nostra comunità un contributo importante. Questo vertice rafforza la nostra amicizia, amplia la nostra collaborazione, abbiamo firmato una dichiarazione congiunta che amplia la portata del nostro partenariato strategico con nuovi obiettivi".

La presidente del Consiglio ha poi ribadito il pieno sostegno di Italia e Romania all'Ucraina: "Abbiamo ribadito il nostro pieno sostegno all'Ucraina, da parte mia ho confermato l'intenzione di proseguire nel contributo attivo alla sicurezza dei nostri alleati orientali: siamo convinti che l'Alleanza atlantica debba continuare a mostrare coesione, unità, in linea con un approccio a 360 gradi alla sicurezza euroatlantica e rilanciando anche l'azione al fianco sud". I due Paesi, inoltre, hanno rinnovato la comune attenzione verso i Balcani occidentali: "L'Italia - ha detto la premier - considera una priorità il processo di riunificazione di questa regione" con il resto dell'Ue e "sono molto contenta che la Romania condivida" questa posizione. 

Riferendosi alla guerra in Medio Oriente, invece, la Meloni ha sottolineato che il governo sta lavorando secondo le indicazioni del Parlamento: "Siamo sempre più preoccupati per l'incolumità degli ostaggi, la sicurezza civili nell'area di Rafah, il rischio di un allargamento. Recepiamo l'indicazione del Parlamento e lavoreremo in ambito internazionale in particolare con la Presidenza del G7". Infine un passaggio anche sull'emergenza immigrazione. "Italia e Romania - ha spiegato la premier - continuano a credere nella necessità di una lotta senza quartiere contro i trafficanti di esseri umani. È la risposta più efficace che possiamo dare a livello europeo". 

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