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Sondaggio Noto sulle Europee: chi entra e chi sta fuori se si votasse oggi

Roberto Tortora
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Giorgia Meloni sempre più “sole” della galassia Fratelli d’Italia. La donna intorno alla quale ruotano tutti i pianeti politici di governo e che riscalda un partito mai così in voga da quando c’è lei al comando. Non è solo un sentimento popolare, ma anche il risultato, riferito dal Secolo d’Italia, emerso dall’Istituto demoscopico “Noto” sul sondaggio relativo alle intenzioni di voto alle prossime elezioni europee.

Con Giorgia Meloni, FdI raggiungerebbe il 30% delle preferenze, senza di lei toccherebbe soltanto il 27,5%. E la coalizione di centrodestra, tutta insieme, otterrebbe il 44,5% con la Lega all’8% e Forza Italia al 7%. Uno squilibrio di forze evidente, considerando anche il 2% di Noi Moderati.

 

 

 

E la sinistra? L’effetto Schlein è decisamente meno dirompente, senza la sua candidatura al Parlamento europeo il Pd resterebbe comunque sotto la soglia del 20%, assestandosi al 19,5%. Con la sua presenza, invece, il dato salirebbe al 20,5%. Alleanza Verdi Sinistra e +Europa sfiorerebbero, invece, il 4%. E il Movimento 5 Stelle? Sotto al Partito Democratico, toccando quota 18%. Con Schlein in campo calerebbero tutti, ma la soglia della coalizione resterebbe al 26,5%. Il fiato sul collo dei grillini sul Partito Democratico non è un buon viatico in vista delle urne di giugno.

 

 

 

Poco cambia per Italia Viva, che resta al suo 3% sia con Renzi sia senza. Con Meloni in campo, invece, la coalizione di centrodestra guadagnerebbe ben due punti percentuali, arrivando al 46,5%. La quasi metà dell’elettorato italiano. E con i 4 leader in campo, cioè Meloni, Renzi, Tajani e Schelin l’affluenza salirebbe dal 50 al 54%. Più gente alle urne, motivata dall’iconografia politica di personaggi verso i quali ripone la propria fiducia.

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