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Giorgio Palù si dimette dell'Aifa e attacca il governo

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Giorgio Palù si dimette dalla presidenza dell'Aifa, l'associazione italiana del farmaco. Ad annunciarlo è stato lo stesso virologo: "Vi comunico nel contempo, dopo un'attenta meditazione, che la mancata sintonia col Ministro e l'assenza di risposte dal Governo mi costringono a dare le dimissioni da Presidente nominato di Aifa hic et immediate".

Confermato alla presidenza appena due mesi fa ma solo per un anno, Palù ha annunciato il suo addio polemico nel corso di una riunione informale dell'ente convocata oggi. "Recrimino la totale assenza di ascolto da parte del Ministro nelle scelte operate per Aifa", ha attaccato il virologo sottolineando anche di trovare "offensivo e umiliante nei confronti della mia persona e del mio profilo scientifico professionale il contenuto del DM 13:04:25 UTC; in particolare la durata di un anno del mandato conferitomi sulla base dell'art. 5 c. 9 del DL 6.7.2012 n. 95, scelta quantomeno equivoca sul piano giuridico".

 

 

 

Ne sia prova, aggiunge, "il fatto che il mio primo incarico a Presidente (ero già in pensione) è avvenuto con mandato quinquennale da parte del precedente Ministro della Salute. Per di più, l'interpretazione restrittiva della norma da parte del Ministro attuale viene adottata esclusivamente nei miei confronti, in netto contrasto con i decreti di nomina appena assunti dallo stesso Ministro per pensionati ultrasettantenni chiamati a dirigere l'ISS o a partecipare come consulenti nella CSE di AIFA". Mentre "la non retribuzione dell'incarico non mi preoccupa di certo. Considerandomi al servizio della res publica, ho infatti già svolto per tre anni le funzioni di Presidente di AIFA senza ricevere alcun compenso ne' gettone di presenza, rifiutando anche di essere titolare di carta di credito dell'Ente. Mi sorprende invece la disparità di trattamento rispetto ad altri Presidenti di Ente pubblico in pensione, beneficiari, contestualmente alla nomina, della legge 24 gennaio 1978 n.14, legge che nel mio caso, ancora una volta, non trova applicazione". 

 

 

 

Mentre le opposizioni attaccano il governo ("Ennesimo disastro del centrodestra) e tirano in ballo il ministro della Salute Orazio Schillaci ("Riferisca in aula"), esprime rammarico anche Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), contattato dall'Adnkronos Salute, che definisce l'addio di Palù "una grande perdita" per l'ente regolatorio nazionale, per il quale il presidente sarebbe stato "la guida giusta, al momento giusto". 

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