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DiMartedì, Alessandra Todde: "Chiamatemi la prima donna presidente"

Roberto Tortora
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Prime parole da governatrice della Sardegna per Alessandra Todde, vincitrice con la coalizione del centro-sinistra alle ultime elezioni. La grillina interviene in collegamento con lo studio di DiMartedì, programma di approfondimento politico di La7 condotto da Giovanni Floris.

La prima domanda che le viene posta è di natura “grammaticale”, come cioè va chiamata ufficialmente e la Todde non esita: “LA presidente assolutamente. Sono la prima donna presidente della Sardegna”. Floris, però, le chiede se i fatti di Pisa, con l’aggressione delle forze dell’ordine agli studenti che manifestavano in solidarietà alla Palestina, abbiano inciso sul risultato elettorale. 

 

 

 

La governatrice, allora, fa la sua analisi: “Ciò che ha convinto è che c’è una coalizione che ha presentato un programma preciso, con risposte a quelli che sono i problemi principali della Sardegna, cioè la sanità, i trasporti, l’istruzione. Quindi, tematiche concrete. Quello che, però, mi ha colpito è che ieri ho incontrato una coppia di anziani – racconta la Todde – che mi ha detto di essere elettrice storica di centro-destra, ma che è andata a votare convintamente il centrosinistra, perché sono rimasti colpiti e anche un po’ turbati dai fatti di Pisa, dal fatto che ragazzi di quindici anni, degli adolescenti, siano stati picchiati in quel modo. Questo devo dire che ha inciso, ne ho sentito parlare molto e per questo stamattina in conferenza stampa ho detto che i sardi hanno risposto ai manganelli con le matite, perché credo che, se non si può più manifestare a quindici anni, se non si hanno i diritti, che cosa dobbiamo fare?”.

 

"Chiamatemi pure...": Alessandra Todde, guarda il video a DiMartedì


Floris, infine, chiede alla Todde se conferma che, secondo lei, questo sia un governo fascista e la governatrice, in questo caso, arretra: “Conosce bene la storia e quel che ho detto riguardava determinati comportamenti. Il fascismo lo abbiamo archiviato storicamente e non è certo una questione di questo governo e di questi rappresentanti. Ci sono degli atteggiamenti, però, che devono essere monitorati: i fatti di Pisa, il fatto che i ragazzi che occupano vengano equiparati a dei delinquenti, il fatto che si rimetta in discussione la 194 sul corpo delle donne, questo va monitorato con attenzione”.

 

 

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