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PiazzaPulita, "effetto Todde": sondaggio Mannheimer, cosa cambia per il voto in Abruzzo

Roberto Tortora
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Che effetto ha avuto la vittoria di Alessandra Todde alle elezioni per la regione Sardegna sulle intenzioni di voto dell’elettorato italiano? Di questo si discute a PiazzaPulita, talk di approfondimento politico di LA7 condotto da Corrado Formigli.

Per avere un quadro chiaro della situazione ci si affida ai numeri e nessuno meglio del sondaggista Renato Mannheimer può fornire un report dettagliato. Questa l’analisi di Mannheimer: “Non sono cambiate molto le cose dopo il voto sardo, anche perché tutti i processi di voto sono di medio periodo, quindi bisogna aspettare un attimo. In ogni caso, FdI è scesa di 0,3%, il Pd è un po' sceso anche lui, il M5s è salito di 0,2%, la Lega è stabile a 8,2%, ma è in generale molto in difficoltà. Forza Italia sale, comincia a essere apprezzata per la sua posizione di centro, Azione a 3,8% così come Verdi e Sinistra”. 

 

Il sondaggio dopo la Sardegna: guarda il video di Mannheimer a PiazzaPulita

 

Qual è, invece, il gradimento nei confronti dell’attuale governo Meloni? Mannheimer non nota grandi differenze: “Sul gradimento del governo non ci sono grandi variazioni, sostanzialmente è stabile, ma vedremo nelle prossime settimane, se le elezioni sarde e poi quelle abruzzesi avranno avuto effetto. I voti negativi verso il governo sono sopra a quelli positivi, diversamente da quello che era il governo Conte o il governo Draghi dopo un anno e mezzo di lavoro. L'opposizione avrebbe occasione di sopravanzare, ma fino ad adesso è divisa".

 

 

 

"C’è, però, una forte crescita con un +9% di voglia di unirsi degli elettori dei partiti di opposizione e con un 50,7% degli intervistati. Sono soprattutto degli elettori del Pd, meno quelli dei 5 stelle. Qui sì che c'è stato subito l'effetto del voto sardo, con la voglia di maggiore unità nell'opposizione. La somma delle intenzioni di voto favorisce in questo momento i partiti d'opposizione rispetto a quelli di governo. Il governo ha più difficoltà al sud, dove prevale il M5s, tra i giovani e tra le donne”.

 

 

 

Infine, un’analisi sulle considerazioni degli italiani sui fatti di Pisa, Mannheimer non lascia dubbi: “Sui fatti di Pisa il 60,7% ritiene che le forze dell’ordine non avrebbero dovuto ricorrere alle manganellate, quasi un plebiscito. Nell’elettorato di centrodestra c’è una maggiore difesa degli agenti, ma non è compatta”.

 

 

 

Formigli, per chiudere il quadro, chiede al professore se si aspettava la vittoria della Todde e se questo risultato influirà anche sul voto in Abruzzo: “Sì, l’effetto sardo può agire anche sull’Abruzzo, con una maggiore voglia di voto, anche a scapito dell’astensionismo da parte dell’elettorato di opposizione. In Abruzzo, però, la situazione è diversa da quella della Sardegna. No, non sono rimasto sorpreso dal voto sardo, perché i sondaggi nell’imminenza delle urne davano i due candidati molto vicini e la differenza finale è stata così esigua che si possono quasi definire alla pari, anche se nei fatti non è così”.

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