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Dossieraggio, Rampelli: "Sapete perché la sinistra tace?", compagni smascherati

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La sinistra ci prova. Ma non ci riesce. Il gioco sporco è il seguente: tenere basso il volume sullo scandalo dossieraggio che potrebbe davvero imbarazzare i progressisti dato che nel mirino dei dossier ci sono quasi solo esponenti del centrodestra. Il dubbio è legittimo: qualche manina rossa ha forse indossato i panni del mandante?

E Fabio Rampelli, esponente di peso di FdI in un'intervista a La Stampa non le manda a dire: "È surreale che si possa commissionare un’attività illecita per fini illeciti, coinvolgendo parte del circuito editoriale. Posto che la fonte Striano era illecita, le notizie in questo modo non si cercherebbero neppure su Marte. Neppure a Mosca. È un fatto che deve preoccupare non solo il Parlamento, ma l’intera società. Per non parlare, poi, di un altro elemento allarmante ovvero che il monitoraggio abusivo ha riguardato particolarmente esponenti della destra". "E il guaio è che la sinistra non ha avuto una reazione, però se fosse accaduto il contrario sarebbero scesi tutti in piazza a protestare. Il silenzio da parte della sinistra che a parti invertite avrebbe gridato al colpo di Stato, evocando scenari da P2, dimostra la cattiva coscienza dei garantisti a corrente alternata".

Del resto, come ha sottolineato anche Daniele Capezzone nella sua rassegna di Occhio al Caffè questa mattina, alcuni giornaloni usano una riga di agenzia per dichiarare in anticipo la chiusura del caso. Mossa disperata per mettere tutto a tacere.

 

 

 

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