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Abruzzo, Schlein pronta a tutto: D'Alfonso "spin doctor" di D'Amico

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Il centrosinistra le sta provando tutte per spingere Luciano D’Amico alla guida dell’Abruzzo. Per farlo, si è affidato all’uomo forte del Pd nella regione. Qualcuno l’ha definito il vero king maker della candidatura dell’ex rettore dell’Università di Teramo. Luciano D’Alfonso, già sindaco di Pescara e governatore dell’Abruzzo, ha definito il suo prescelto per la corsa alla presidenza come “un Prodi riuscito, uno che non fallisce”. 

Parole rischiose che non si sa bene quanto porteranno fortuna al candidato di Pd e Movimento 5 Stelle. Ma D’Alfonso è sicuro del suo cavallo: “Su certe cose non mi sbaglio. Non c’è storia, vinciamo noi. Luciano D’Amico è un uomo fenomenale, ha una simpatia innata, i ventimila studenti che si sono laureati con lui lo amano, le persone che l’hanno conosciuto sul lavoro lo adorano”. E, se lo dice lui, un fondo di verità ci deve pur essere. Del resto, Elly Schlein e Giuseppe Conte si sono affidati a lui nella scelta del candidato. In Abruzzo, all’interno della sinistra, non passa nulla senza il benestare dell’ex governatore.

 

 

D’Alfonso è una figura talmente potente e ingombrante nel territorio abruzzese che qualcuno si è già posto qualche dubbio in caso di vittoria del campo largo. Il sospetto è che il vero governatore sarebbe de facto proprio D’Alfonso, con il povero D’Amico ridotto a figurina di facciata. Un profilo facilmente manipolabile e, per questo, tanto sponsorizzato. Ma il king maker dem non si scompone davanti a certe dicerie e rilancia sul Corriere della Sera: “D’Amico l’hanno scelto i Cinque Stelle, il Pd, i vertici degli altri partiti della coalizione. Io semmai mi sono limitato a una sorta di sottolineatura del suo valore...”. 

 

 

Parole, se vogliamo, di circostanza. A poche ore dal voto non va minato il perfetto equilibrio trovato all’interno dell’opposizione. Tutti in campo, pancia a terra sul territorio, per spingere D'Amico. La partita con l’uscente Marco Marsilio è aperta e D’Alfonso lo sa bene. Talmente bene che, in caso di successo, è già pronto a battere cassa per la formazione della nuova giunta.
 

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