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Abruzzo, M5s contro Pd: "Soli a prenderci le coltellate"

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Amarezza e delusione a sinistra dopo la sconfitta del candidato Luciano D'Amico alle regionali in Abruzzo. L'esito delle urne ora rischia di incrinare irreparabilmente l’alleanza tra Pd e Movimento 5 stelle. Qualche campanello d'allarme ci sarebbe già stato, come fa notare l'agenzia Dire: il Pd ha disertato il comitato di D’Amico, dove invece a parlare c'erano solo gli esponenti pentastellati. "Ci hanno lasciati soli a prendere le coltellate...", avrebbe detto Gianluca Castaldi, ex senatore e oggi coordinatore del Movimento in Abruzzo, come riferito da Dire

La vittoria del centrodestra e del suo candidato, il governatore uscente Marco Marsilio, è apparsa chiara fin dalle prime proiezioni, quando la ministra del Turismo Daniela Santanché twittava "E vai" e lo staff di D’Amico ammetteva che "la situazione è oggettivamente brutta". I 5 Stelle, invece, hanno voluto aspettare prima di dichiarare la disfatta: "È ancora presto per parlare di sconfitta - aveva detto la senatrice Gabriella Di Girolamo - la partita potrebbe cambiare". Mentre Castaldi: "La situazione è altalenante, aspettiamo i dati delle città". 

 

 

 

Il candidato di centrosinistra, D'Amico, ha deciso invece di non farsi vedere, convocando una conferenza stampa questa mattina alle 11. Il risultato peggiore, comunque, sembra averlo portato a casa proprio il M5s, crollato dal 24% del 2019 al 7%. Un tonfo nei cui confronti ci sarebbe stata non poca insofferenza da parte dei dem, almeno stando a quanto trapelato dal partito di Elly Schlein. Il 7% del Movimento "è inaspettato - avrebbe detto qualcuno alla Dire dietro anonimato - è un dato di fatto che a D'Amico sono mancati i loro voti".  

 

 

 

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