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Licia Ronzulli, sfogo dopo l'Abruzzo: "Hanno voluto il minestrone? La zuppa è venuta male"

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Licia Ronzulli non le manda a dire. L'azzurra non usa giri di parole per definire la sconfitta del centrosinistra in Abruzzo. "Dare a queste elezioni una valenza politica nazionale è stato un errore, una forzatura della sinistra, che evidentemente si illudeva di poter fare un grande minestrone di partiti molto diversi e in contrapposizione fra loro per mettere in difficoltà il governo. Beh, la zuppa è riuscita male", afferma la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, in un’intervista alla Stampa.

"Quando ci si misura con gli elettori - ha proseguito - non è questione di sigle, ma di visione, di programmi, di coerenza. Noi condividiamo tutto questo da trent’anni, siamo credibili, compatibili e uniti. Non siamo mai stati un cartello elettorale solo con il mero fine di occupare un posto in Parlamento. Noi siamo un popolo che condivide valori, programmi, idee. Le opposizioni no. E gli elettori non si fanno ingannare tanto facilmente. Diciamo che la sinistra non esce affatto bene da queste due elezioni", ha concluso.

Insomma al centrosinistra non resta che leccarsi le ferite e di fatto già si sentono i primi effetti della sconfitta sul campo largo. L'esperimento giallorosso che per un pugno di voti ha fatto il miracolo in Sardegna non è riuscito nell'impresa in Abruzzo. E come hanno fatto notare diversi analisti a farne le spese è stato in gran parte il Movimento Cinque Stelle che ora deve fare i conti con chi vuole dimettersi e non codnividere più la linea di Conte. 

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