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Piemonte, si sgretola il campo largo: Pentenero candidata Pd, M5S si sfila

Andrea Muzzolon
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“Gianna Pentenero è la candidata che il Partito Democratico propone ai cittadini e mette a disposizione delle forze del centrosinistra del Piemonte, per costruire un'alternativa credibile alla destra che ha guidato la Regione negli ultimi cinque anni”. Poche parole che di fatto mettono la parola fine al campo largo. Un esperimento che aveva fallito più e più volte, rianimato solo da una vittoria di misura in Sardegna e che, dopo l'Abruzzo, è collassato di nuovo.

Le avvisaglie che il giochino si stesse per rompere c'erano già tutte: la scelta della candidatura in Basilicata sta creando grandi problemi al campo largo (o larghissimo). Domenico Lacerenza, imposto ai dirigenti locali da Roma, non convince e anche le sue prime dichiarazioni tentennanti stanno generando grandi interrogativi. In più è arrivata la spaccatura con Azione che ha annunciato il sostegno a Bardi o la scelta di un candidato autonomo.

Con la Basilicata che rischia di esplodere, ecco che anche il Piemonte è appena diventato terreno di scontro. Con una fuga in avanti del tutto inattesa, il Partito Democratico ha annunciato una candidatura autonoma che, come spiegano i dem, è a disposizione anche degli altri partiti del centrosinistra. In sostanza, un aut aut al Movimento 5 Stelle. Un messaggio chiaro: qui il candidato lo scegliamo noi. Una partita che ci si aspettava complessa fin dall'inizio: le quotazioni dell'ex sindaca grillina di Torino Chiara Appendino erano alte e tutto il Movimento spingeva per una sua candidatura contro l'uscente di centrodestra Alberto Cirio. In questo modo, il Pd ha voluto evitare di incagliarsi nel tavolo delle trattative e depotenziare la pentastellata.

I dirigenti piemontesi del Pd hanno deciso di andare da soli: "“L'esito unitario, col voto unanime dell'assemblea regionale che ha indicato oggi Pentenero è un importante passo avanti nel processo di costruzione dell'alternativa di cui il Piemonte ha bisogno. Il merito va a tutte le democratiche e ai democratici piemontesi, a partire da Daniele Valle e Chiara Gribaudo che hanno favorito l'unità, anteponendola ad ogni altra considerazione. Non crediamo che questo sia il tempo dei distinguo ma quello della sintesi, e rimaniamo aperti a compiere tutte le scelte utili per unire. Perché per noi le ragioni dell'unità delle forze alternative alla destra vengono prima di ogni ragione di parte". conclude la nota dem.

Nel Movimento 5 Stelle la scelta della Pentenero non è stata affatto gradita. Una nota secca e tagliente ha annunciato che i grillini proseguiranno da soli nella scelta di un candidato autonomo: "Apprendiamo dalle agenzie di stampa la decisione maturata dal Partito Democratico di ufficializzare la candidatura di Gianna Pentenero alle prossime elezioni regionali del Piemonte. Registriamo questo cambio di passo e di metodo. Alla luce di tutto questo, nei prossimi giorni il Movimento illustrerà il proprio programma e avvierà il percorso per la scelta del proprio candidato presidente - convinto che il nodo per far voltare pagina al Piemonte sia quello di un'agenda programmatica all'altezza della volontà di cambiamento richiesta dai cittadini. Una decisione che cozza con il dialogo che - seppur tra difficoltà e differenze - era stato intavolato in trasparenza e franchezza in questi mesi per definire gli aspetti programmatici di una proposta politica condivisa e unitaria".

Nonostante la scelta unilaterale del Pd, Gianna Pentenero ha provato a lanciare un primo appello per l'unità del campo largo: "Mi auguro di riuscire a rideterminare un campo largo, lasciamo le porte aperte alla possibilità di far sì che molti possano credere nel nostro progetto: ci sono sicuramente pezzi della coalizione che ci stanno osservando. Rivolgo un appello ai 5 stelle perché proviamo a ripartire, a riscrivere pagine insieme".

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