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Marco Follini capolista alle Europee? "Chi mi ha offerto il posto"

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Negli anni Duemila è stato uno dei tanti eredi della Balena Bianca, uno degli ultimi democristiani. Marco Follini da anni è assente dalla scena politica attiva, dopo il fallimento del suo partito personale, Italia di mezzo.

Oggi l'ex segretario dell'Udc potrebbe essere vicino a un clamoroso, prestigioso ritorno in prima fila. Da qualche giorno gira voce che Matteo Renzi, ex premier e leader di Italia Viva, voglia candidarlo alle Europee di giugno. Follini, sempre molto ben informato su quello che si agita nei salotti e nei corridoi dei palazzi del potere romani, potrebbe catalizzare consenso nel centro Italia, dove l'elettorato moderato è ancora molto forte e alla ricerca di nomi in grado di rappresentarlo.

 

 

 

A 69 anni, passato nel frattempo dal centrodestra al Pd, il diretto interessato ci sta pensando: "Sono uscito dal Parlamento nel 2013, con le mie gambe, senza ricandidarmi. Prima mi ero dimesso dall’Udc, in seguito all’accordo sulla legge elettorale non casualmente definita Porcellum. E, prima ancora, mi ero dimesso da vicepresidente di Berlusconi...", sottolinea con un certo orgoglio in una intervista all'agenzia Adnkronos. Ecco perché, suggerisce, "è più facile che a Renzi dica no, grazie".

 

 

 

"Una proposta di candidatura, dopo tanti anni d’assenza, è chiaro che sollecita la vanità - ammette poi Follini -. E, un po’, anche un certo senso di responsabilità. Poi, sa: come sempre accade in questi casi, Renzi è stato parecchio seducente". La proposta è già sul tavolo: "L’idea sarebbe di farmi fare il capolista di Italia viva nelle Isole e il numero due nel Nord-Ovest, o viceversa...". Gli amici sono divisi: gli ex Dc gli dicono di accettare, i dem (non renziani) lo sconsigliano. Forse, alla fine, decideranno anche i sondaggi.

 

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