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Bari, Piantedosi valuta lo scioglimento del comune per mafia. Decaro: "Atto di guerra"

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Fari puntati, da Matteo Piantedosi, sul comune di Bari. Ed esplode un caso politico. Il sindaco della città, Antonio De Caro, afferma: "Oggi è stato firmato un atto di guerra nei confronti della città di Bari". E ancora: "Il ministro Piantedosi - rivela - mi ha comunicato telefonicamente che è stata nominata la commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune". 

Secondo Decaro "l'atto - come un meccanismo a orologeria - segue la richiesta di un gruppo di parlamentari di centrodestra pugliese, tra i quali due viceministri del governo, e si riferisce all'indagine per voto di scambio in cui sono stati arrestati, tra gli altri, l'avvocato Giacomo Olivieri e la moglie, consigliera comunale eletta proprio nelle file di centrodestra", spara ad alzo zero.

E ancora, aggiunge: "Incuranti delle parole del procuratore distrettuale antimafia che in conferenza stampa ha detto testualmente: ‘l'amministrazione comunale di Bari in questi anni ha saputo rispondere alla criminalità organizzata, gli stessi soggetti che nel 2019 hanno portato in consiglio comunale due consiglieri arrestati per voto di scambio, ora spingono per lo scioglimento di un grande capoluogo di regione, evento mai successo in Italia, nemmeno ai tempi dell'inchiesta su mafia capitale".

Il sindaco di Bari sostiene che si tratti di "un atto gravissimo, che mira a sabotare il corso regolare della vita democratica della città di bari, proprio (guarda caso) alla vigilia delle elezioni. Elezioni che il centrodestra a Bari perde da vent'anni consecutivamente.Per le quali stenta a trovare un candidato e che stavolta vuole vincere truccando la partita", conclude Decaro.

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