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Ceccardi boccia la Normale di Pisa: "Lo stop al bando con Israele? Caduta di stile"

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"Sgomento e sconcerto per la mozione del senato accademico della Normale di Pisa in cui si chiede al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale di riconsiderare il Bando scientifico 2024 emesso in attuazione dell'Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica Italia-Israele": a dirlo l'eurodeputata toscana della Lega Susanna Ceccardi.

Secondo l'europarlamentare, il prestigioso ateneo toscano avrebbe dovuto agire in altro modo: "Anziché ribadire il valore della libera ricerca scientifica, costruire ponti e indicare la strada della diplomazia, la Normale sceglie la strada della bassa strumentalizzazione politica, del boicottaggio e della partigianeria, umiliando il proprio prestigio e rinnegando la propria storia secolare. Davvero una pessima caduta di stile e una brutta pagina per l'Ateneo. Mi auguro una marcia indietro sulla decisione". 

Alla presa di posizione dell'università hanno reagito con "sconcerto” e “contrarietà” anche i membri dell'associazione degli "Amici" dell'ateneo di Pisa. Si tratta di una libera associazione fra Enti e Imprese con sede nella città toscana. La decisione della Scuola Normale di Pisa sullo stop al bando è arrivata ieri, quando è stato adottato anche un documento programmatico per mettere all’indice i progetti di collaborazione con aziende che operano nel campo degli armamenti. La Normale, infatti, "ritiene di essere chiamata, insieme a tutta la comunità scientifica internazionale, non solo ad attestare concretamente la propria solidarietà, ma anche a riflettere criticamente ad ampio raggio sulle ramificazioni del proprio lavoro". 

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