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Marco Tarquinio agita il Pd: "L'aborto un diritto? No, un tragedia"

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Mette le mani avanti Marco Tarquinio. L'ex direttore di Avvenire in procinto di essere candidato dal Partito democratico alle Europee di giugno torna a ribadire la sua linea, scritta nero su bianco nei suoi editoriali, che appare ben lontana da quella di un partito laico e cattolico progressista come vorrebbe essere il Pd. Intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari durante la trasmissione di Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, Tarquinio ha ripetuto - per chi non avesse ben compreso il suo pensiero - le sue posizioni sui diritti civili. "Ho sempre detto che l'aborto non è un diritto ma una tragedia. Sulle unioni omosessuali da cattolico non ho paura delle forme di solidarietà, ho contestato la stesura di determinati disegni di legge, come il Ddl Zan. Sulle unioni civili dico 'a ciascuno si dia il suo'" e, ha aggiunto l'ex direttore di Avvenire, "non credo queste mie idee sarebbero in contrasto col Pd".

Certo sono in molti a spingere per la sua candidatura convinti che la mission del Partito Democratico sia quella di trovare una convergenza d'intenti su un tema importante come la pace in Ucraina e in Palestina, ma sono ugualmente molti i dem che ritengono Tarquinio inadeguato rispetto alle battaglie sui diritti civili difesa dalla segretaria Elly Schlein: "Il Pd si è impegnato perché venga riconosciuto in tutta Europa, Italia inclusa, il certificato di genitorialità anche per le coppie dello stesso sesso, e perché il diritto all’aborto sia inserito nella Carta europea dei diritti", ha ricordato Lia Quartapelle spiegando che "nei prossimi anni lavoreremo per garantire alle donne in Europa un pieno accesso ai diritti sessuali e riproduttivi, incluso il diritto ad abortire, rafforzare le strategie Ue per la parità di genere e per l’uguaglianza delle persone Lgbtiq+. Rispetto, pur non condividendole, le convinzioni di Marco Tarquinio, e ne ho più volte ammirato la coerenza". "Tarquinio condivide il programma di lavoro che ci siamo dati per i prossimi anni?", ha chiesto provocatoriamente la dem.  

 

 

A distanza ha risposto l'ex ministro Andrea Orlando: "Non credo che Tarquinio non sappia in quale partito si candida". "Sono assolutamente favorevole", dichiara il deputato Pd e spiega "lui parla di pace ed in questo Paese non si può non fare i conti coi cattolici, l'Italia non sarebbe la stessa senza una cultura cattolica". Per Nicola Zingaretti,"in un partito pluralista come il Pd ogni punto di vista è una ricchezza. Anche perché non ci divide l'anelito alla pace".  Insomma...

 

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