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Pd, scandalo a Torino: Raffaele Gallo ritira la candidatura alle Europee

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Dopo la Puglia, Torino. Altro scandalo per il Pd: nel mirino ci è finito Salvatore Gallo, esponente di spicco della sinistra piemontese, il quale avrebbe giocato un ruolo decisivo alle amministrative del 2021. Come? Posizionando una serie di candidati nei consigli comunali e nelle circoscrizioni con meccanismi non del tutto trasparenti. Una vicenda che per molti versi ricorda quella del voto di scambio in Puglia, caso che ha portato alle dimissioni di Anita Maurodinoia, ormai ex assessore della giunta regionale guidata da Michele Emiliano.

Sul caso di Salvatore Gallo è in corso un'indagine della Dda di Torino. Il punto è che Salvatore Gallo ha un figlio, Raffaele Gallo, capogruppo Pd in regione Piemonte e candidato capolista alle prossime europee. O meglio, ex candidato capolista: infatti, Raffaele Gallo ha ritirato la candidatura. L'ufficialità, dopo le anticipazioni di Corriere della Sera della Stampa, è arrivata con una nota diffusa nella mattinata di oggi, domenica 7 aprile.. 

In premessa, Raffaele Gallo afferma: "In merito all’indagine Echidna della Dda di Torino sottolineo con forza la mia totale estraneità a comportamenti e fatti anche solo lontanamente assimilabili a vicinanza all’Ndrangheta. In merito al secondo filone di indagine non legato a rapporti con l’Ndrangheta che coinvolge su alcuni fatti mio padre Salvatore Gallo, sono fiducioso che lui potrà chiarire tutti gli aspetti contestati dagli inquirenti in tempi rapidi".

Dunque, ecco il passo indietro: "Riguardo al dibattito sulla mia candidatura e sulla mia figura, a cui ho assistito in questi giorni, ribadisco di aver sempre cercato di svolgere la mia attività al meglio e per il bene del Piemonte, lavorando sui temi con proposte e idee, studiando e approfondendo, con la massima onestà e trasparenza. Oggi però, a tutela dei miei figli e di mia moglie e con senso di responsabilità e rispetto verso il Partito democratico, ritiro la mia candidatura per le elezioni di giugno". Un passo indietro destinato a fare molto rumore.

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