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Sondaggio Swg, anche gli elettori di centrosinistra con Valditara: sì al tetto agli stranieri in classe

Fabio Rubini
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Tre italiani su quattro sono d’accordo con il ministro per l’Istruzione e Merito Giuseppe Valditara quando dice di voler mettere un tetto nelle classi agli studenti stranieri. Il dato emerge da un sondaggio commissionato dal ministero stesso e affidato alla società di ricerca Swg. Dallo studio, datato 15 aprile, emerge appunto che il 73% degli intervistati si dice «del tutto d’accordo» (28%) o «d’accordo» (45%) col definire un numero massimo di allievi con difficoltà per singola classe, indipendentemente dalla loro nazionalità. Anche sul tetto agli stranieri però il sondaggio dice che il governo è sulla strada giusta. Per il 57% degli intervistati «è giusto definire una quota massima di allievi di origine straniera per ogni classe».

Un altro dato interessante è quello che, contrariamente a quanto va dicendo la sinistra, il tetto agli stranieri per gli italiani non è una questione di nazionalismo. Infatti solo il 30% di essi crede che si «dovrebbero fare classi differenziate tra gli allievi italiani e allievi di origine straniera». Scendendo ancora di più nel particolare di questi numeri, si vede che la percentuale di chi è favorevole al tetto sono gli intervistati che hanno figli: così la percentuale di chi vorrebbe un tetto generico sale al 77% e quelli che lo vorrebbero solo per gli stranieri arriva al 64%. E ancora: ad influire nella risposta c’è anche l’orientamento politico. Anche in questo caso, però, la maggioranza degli italiani chiede un intervento del governo. Infatti tra chi si è dichiarato elettore di un partito di opposizione il tasso di approvazione della proposta resta alto: 72% per il tetto generico e 52% per quello agli studenti stranieri. Ancora. 

 

Gli italiani dimostrano di avere le idee piuttosto chiare anche sulla consistenza del tetto. Per il 47% di essi gli studenti stranieri dovrebbero essere al massimo il 30% della classe: di questi la metà (il 23% del totale) addirittura vorrebbe scendere al 20%. Per il 14% del totale gli stranieri in una classe non dovrebbero essere più del 50%, mentre per il 39% non dovrebbe esserci un tetto. In quest’ultimo caso c’è una netta differenza tra chi ha dichiarato di votare partiti della maggioranza (31%) e quelli che voltano all’opposizione (43%). Sviscerando le difficoltà di apprendimento, per il 50% degli intervistati essi penalizzano anche gli studenti italiani. 

Su questo tema concorda per il 59% chi vota la maggioranza di governo e per il 47% (una percentuale comunque significativa) chi sostiene l’opposizione. Però c’è anche un 49% degli intervistati che ritiene che un numero congruo di stranieri in classe possa favorire l’integrazione, mentre solo il 33% ritiene che si possano favorire tensioni e conflitti. Insomma a giudicare da questi numeri l’idea del tetto nelle classi sembra essere pienamente accettata dagli italiani.

 

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