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Andrea Orlando, due di picche a Schlein: "Grazie, ma resto qui"

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"Ringrazio la segretaria nazionale che mi ha offerto di guidare la lista nel nord-ovest, credo sia un onore grandissimo. Però ritengo che sia giusto che continui con il lavoro che mi ero impegnato a fare quando mi sono candidato capolista in Liguria alle elezioni politiche, cioè quello di ricostruzione territoriale, di presenza e di iniziativa politica": Andrea Orlando, deputato Pd ed ex ministro del Lavoro, lo ha detto a margine dell'assemblea dei circoli del Partito democratico della Liguria a Genova, rifiutando così la candidatura alle europee dell'8 e 9 giugno. 

"Anzi - ha aggiunto Orlando - credo che nei prossimi mesi moltiplicherò gli sforzi in questo senso perché penso che dobbiamo cacciare la destra più pericolosa e subdola che abbia mai governato questa regione e lo dobbiamo fare anche a livello nazionale, ma ripartendo dalla dimensione territoriale". E ancora: "Dobbiamo proporre progetti che consentano di capire che cosa può cambiare nella vita concreta delle persone, di chi non arriva alla fine del mese, di chi sta lavorando nelle condizioni peggiori. Un grande sforzo che parte dal fatto di capire cosa sta succedendo per poi avanzare proposte e percorsi di lotta comune per cambiare queste condizioni". 

Il deputato dem ha commentato anche la scoperta dei finanziamenti di George Soros ad alcuni esponenti del Pd: "Sono una scoperta incredibile e distorta, perché Soros fa parte della fondazione che ha finanziato i candidati, semmai bisognerebbe interrogarsi sul perché una fondazione che vuole finanziare giovani leader trovi la possibilità di farlo nel Pd e non in altre forze politiche". Le polemiche sono nate dal contributo di oltre un milione dato all'associazione "Agenda" da parte della fondazione svedese "Demokrati Pluralism Stiftelsen" vicina al magnate Soros. 

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