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Che sarà, la Bortone legge l'intervento di Scurati: "Gratis"

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"Il sentimento di stasera e di questa settimana è DISSENSO". Serena Bortone apre la puntata delle polemiche di Che sarà, su Rai 3, con tono determinato e barricadero. Nelle ore precedenti si è scatenato il caso di Antonio Scurati, cavalcato prontamente dalle opposizioni.

Lo scrittore avrebbe dovuto partecipare alla trasmissione in prima serata leggendo un intervento sul 25 aprile. Partecipazione annullata all'ultimo momento. La Rai, per bocca di Paolo Corsini direttore degli Approfondimenti chiarisce: "Motivazioni economiche", Scurati avrebbe chiesto più (si parla di quasi 2.000 euro) di quanto preventivato inizialmente. Pd e Movimento 5 Stelle però non credono a viale Mazzini e parlano di "censura politica". Dopo qualche ora interviene la premier Giorgia Meloni, che decide di pubblicare sul proprio profilo Facebook l'intervento integrale di Scurati, "perché io non chiederò mai la censura di nessuno, neanche di chi pensa che si debba pagare la propria propaganda contro il governo con i soldi dei cittadini". E questo perché il monologo di un minuto di Scurati è ricco di riferimenti polemici proprio al governo di centrodestra. 



Ecco il testo integrale di Scurati sul 25 aprile

 

"Io le spiegazioni sull'annullamento del contratto le ho chieste, non mi sono date", spiega la Bortone. Nel pomeriggio Repubblica aveva pubblicato uno screenshot di un documento interno Rai in cui si parlava di "motivi editoriali". Sempre dalla Rai, però, fanno sapere che quel documento non riguarda l'annullamento dell'ospitata di Scurati, che nei fatti non c'è mai stato, ma è la motivazione dell'annullamento del pagamento. La Rai, aggiungono, aveva dato via libera alla partecipazione alla partecipazione dello scrittore "a titolo gratuito" dopo il rifiuto di avallare il pagamento di 1.800 euro. In una mail aziendale - visionata dall'agenzia LaPresse - il nome di Scurati figura infatti nella scaletta del programma, accanto alla sigla 'TG' che sta per 'titolo gratuito': dopo l'ok della direzione a questa ipotesi - viene segnalato - la partecipazione di Scurati era stata confermata anche nel comunicato stampa relativo alla trasmissione. Qualcuno, però, ha fatto saltare tutto e quel qualcuno non sembra essere né un dirigente né un politico.

"Ieri sera ho scoperto casualmente che il contratto era stato annullato e non ho ottenuto alcuna spiegazione. Così stamattina ho dovuto chiamare Scurati per raccontargli l'accaduto - è la versione della Bortone in diretta -. Siccome ho letto ricostruzioni fantasiose su questioni di soldi. Scurati mi ha regalato il suo testo autorizzandomi a leggerlo. Cosa che adesso farò". Quindi recita il monologo. Alla fine, forse, hanno tutti ottenuto quello che volevano. Scurati è passato per martire del regime, rinunciando a 1.800 euro e senza scomodarsi a intervenire di persona, gratis. E sarebbe stato uno sforzo tutto sommato minimo, visto che in ballo sembra esserci la democrazia in Italia. La Bortone invece dopo ore e ore di battage e polveroni, avrà ottenuto qualche decimo di share in più ma soprattutto avrà vinto il sempre utile patentino di legittimità antifascista dalla sinistra. Non si sa mai.

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