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Lucia Annunziata gela Elly Schlein: "Ha ragione Prodi, no ai leader candidati"

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La riconoscenza è un sentimento nobile, "una affettuosa riconoscenza per un beneficio o un favore ricevuto e di sincera completa disponibilità a contraccambiarlo", si legge sul dizionario. L’ingratitudine invece è prova di arroganza e disprezzo ed evoca il tradimento. Entrambi sono tratti salienti degli intricati rapporti umani ed Elly Schlein se ne dovrà fare una ragione. Succede infatti che la segretaria del Pd, dopo aver candidato Lucia Annunziata capolista del suo partito al Sud alle prossime Europee, venga messa in croce proprio dall’ex giornalista Rai. 

 

 

Annunziata prima aveva criticato la scelta della Schlein di mettere il suo nome sul simbolo per le elezioni di giugno, ora torna ad attaccarla dando ragione a Romano Prodi che aveva definito "una ferita per la democrazia" la candidatura alle Europee dei leader politici che, in caso di elezione, non andranno a Bruxelles. "È giusto quello che dice" l’ex presidente della Commissione europea, ha tuona la capolista del Pd facendo il distinguo dalla segretaria dem. "Io andrò in Europa, mi trasferisco armi e bagagli lì, perché", ha spiegato Annunziata, "è dimostrato che i pochi italiani che sono stati efficaci lì, parlo di David Sassoli e di Gentiloni, sono quelli che ci sono andati anche con il cane. Io vado con il cane e il gatto. L’intera mia famiglia sarà lì». Una scelta, spiega Annunziata, che "non significa non essere a disposizione della circoscrizione che ti ha eletto, perché poi si deve lasciare qui un presidio, ma secondo me è l’unica cosa da fare". 

 

 

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