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Livorno, uova contro Matteo Salvini? La risposta del leghista

F.Rub.
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Nel giorno della festa del lavoro Matteo Salvini rispolvera la “ruspa”, il simbolo dell’ascesa del leader della Lega. Lo ha fatto durante la diretta pomeridiana sui social parlando della norma per sanare le piccole irregolarità edilizie: «Non è un condono. Per chi si è fatto la villa sulla spiaggia, lì non si sana niente, c’è la ruspa». Un ritorno al passato forse suggerito dai sondaggi come quello di EMG che vede il Carroccio in salita sfiorare il 9% (8,7) contro l’8,3 di Forza Italia. Evidentemente la candidatura di Roberto Vannacci inizia a dare i suoi frutti, almeno nelle intenzioni di voto.

Oltre all’intesa personale, Salvini e Vannacci sembrano avere in comune anche le contestazioni. Se il generale ha dovuto subire il tentativo di sfondamento degli anarchici napoletani, Salvini è stato accolto a uova marce a Livorno, dove ieri sera ha presentato il suo libro, Controvento. «Salvini qui non può entrare» urlavano i manifestanti, ma lui già il giorno prima aveva spiegato che «Livorno non è proprietà dei nostalgici col pugno chiuso». I manifestanti, circa 200, hanno raggiunto l’esterno del Teatro Quattro Mori e hanno gridato slogan contro Salvini («Fuori i fascisti da Livorno») e contro il mestiere di poliziotto e carabiniere. Una manifestante anche ha tentato di provocare la polizia cercando di attaccare uno striscione agli scudi dell’antisommossa. A tenere banco nella giornata politica del leader della Lega sono stati sostanzialmente due argomenti: Vannacci, appunto, e le elezioni europee.

 

Intervenendo a Mattino Cinque News Salvini è stato chiaro: «Noi nelle liste non facciamo nessuna campagna acquisti e conto di mettere sul tavolo a Bruxelles due temi che la Lega porterà avanti nel parlamento europeo: la casa e l’auto». Poi tornando sulle polemiche seguite alle parole di Vannacci, spiega: «È un uomo libero, ha difeso l’Italia in tanti Paesi del mondo. È stato minacciato dall’Isis, figuriamoci se si fa spaventare da qualche giornalista di sinistra con la puzza sotto il naso. Se si può candidare qualcuno che è in carcere con accuse pesanti, Salis, perché non si può candidare un generale che ha difeso il Paese?». Salvini non si sottrae nemmeno alle presunte polemiche interne: «Mal di pancia nella Lega? No, la Lega è nata sui territori. Ogni territorio è libero di scegliere». Come a dire, i leghisti votino per i candidati della Lega proposti dal territorio. Anche perché il ruolo di Vannacci non è quello di intercettare le preferenze degli elettori del Carroccio, ma di portarne di nuovi.

Salvini, sempre a Mattino Cinque News ha poi spiegato il titolo del suo libro: «Ho scelto Controvento perché perché gran parte della stampa di sinistra, del mondo finanziario, dei burocrati, non amano né me né la Lega. Penso di essere l’unico ministro a processo perché ho bloccato gli sbarchi e mantenuto una promessa fatta agli elettori. I cosiddetti “poteri forti” non amano me, il generale Vannacci, i sindaci leghisti, ma noi andiamo avanti lo stesso».

 

Nel pomeriggio Salvini, da Foligno, è intervenuto sugli scontri di Napoli contro il generale. «Alle idee si risponde con altre idee diverse e se qualche estremista fa casino perché non gli piacciono Vannacci o Salvini e ritiene che non hanno diritto di parola, vuol dire che abbiamo fatto bene a candidare il generale Vannacci nel nome della libertà di pensiero, parola e scrittura».

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