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Click day migranti, esposto della Meloni all'Antimafia: "Irregolarità e infiltrazioni criminali"

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Questa mattina, martedì 4 giugno, Giorgia Meloni, in compagnia del sottosegretario alla Presidenza Alfredo Mantovano, si è recata dal procuratore nazionale Giovanni Melillo, a capo della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. I due membri dell'esecutivo hanno presentato un esposto: nel mirino il cosiddetto click-day, la giornata per l'ingresso e la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari.  

Come già aveva spiegato in Consiglio dei ministri, nel gestire l'ingresso regolare degli stranieri in Italia sono stati evidenziati gli esiti spiazzanti dati dalle ultime analisi sui flussi migratori. Tutto ciò nonostante all'indomani dell'insediamento del suo esecutivo sia stata inaugurata una precisa programmazione sui flussi di ingresso degli immigrati, con la formulazione di un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri. Il Dpcm aveva definito le linee guida per il triennio 2023-2025. Parte integrante di questo piano è stata la creazione di un tavolo tecnico con l'obiettivo di sorvegliare l'applicazione delle nuove direttive.

Ma dall'analisi che è stata recentemente condotta da questo organismo è stata svelata una situazione inaspettata e inquietante. Secondo quanto riferito da Meloni, in alcune regioni del nostro Paese - e in particolare nella Campania - è stato registrato un numero eccessivamente elevato di richieste di nulla osta al lavoro per i cittadini extracomunitari durante il cosiddetto "click day". Questo fenomeno è apparso su decisamente sproporzionato se confrontato con il numero dei potenziali datori di lavoro presenti nella regione. Il sospetto potrebbe ricadere sull'esistenza di reti illecite, create ad hoc per sfruttare le politiche di ingresso per fini impropri. Il premier ha infatti parlato espressamente in Cdm di una criminalità organizzata che "si è infiltrata nella gestione delle domande" e i decreti flussi sono stati utilizzati "come meccanismo per consentire l'accesso in Italia, per una via formalmente legale e priva di rischi, a persone che non ne avrebbero avuto diritto, verosimilmente dietro pagamento di somme di denaro (secondo alcune fonti, fino a 15.000 euro per pratica)".

"Avevamo ragione: i dati emersi dal tavolo tecnico costituito dal Governo Meloni per monitorare i flussi migratori sono allarmanti - ha commentato il senatore di Fratelli d'Italia, Nicola Calandrini, Presidente della 5a Commissione Bilancio - Ha detto bene la nostra leader: modificheremo i tratti operativi che hanno portato a queste storture, lasciando le porte aperte solo a chi è titolare di un contratto di lavoro".

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