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Tg La7, Meloni da Mentana: "La sinistra non venga a darci lezioni"

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Colpo di scena a Tg La7. Giorgia Meloni nello studio di Chicco Mentana. Il conduttore ha fatto una sorta di finta: "Andranno in onda, domani e dopodomani, due incontri con i leader delle 11 liste che parteciperanno alle elezioni Europee. Meloni ci ha fatto sapere che venerdì non sarà presente perché impegnata a Verona con il presidente Mattarella. Allora le abbiamo chiesto di anticipare a giovedì, ma ci è stato risposto di no. E quindi...". La camera gira e spunta la Meloni in studio. Dopo questa "scenetta" divertente, comincia l'intervista. Meloni parla subito del caso Magi: "Io ho fatto per tanti anni occupazione dura ma mai un gesto così. Ecco diciamo che la sinistra certi problemi non se li pone". Poi Meloni ricorda a Mentana la sua missione in Albania: "Abbiamo visitato il sito dove vanno avanti i lavori per il centro che ospiterà i migranti e verrà consegnato in tempo. Un po' come in tempo siamo intervenuti a Caivano dove lo Stato si è ripreso una porzione di territorio che era finita in mano alla criminalità".

Poi il direttore di Tg La7 chiede a Meloni di parlare dei dati sul lavoro e sull'occupazione. Meloni è chiara: "Sa cosa dicono i dati dell'Istat? Che dalla fine del 2023 i salari crescono di più del tasso di inflazione e questo significa che di fatto tutti gli aumenti non vengono più divorati dall'inflazione. Inoltre ricordiamo che il tasso di occupazione, sempre secondo l'Istat, continua a crescere. Certo non possiamo risolvere in un anno tutti i problemi, ma qualcosa stiamo facendo".

Infine affronta il tema dell'immigrazione e dell'esposto sui flussi regolari: "Per anni nessuno si è accorto di nulla. I click day probabilmente avevano un legame con associazioni criminali che dietro pagamento facevano affari sulla pelle di chi arrivava in Italia. Noi ci siamo accorti di questa situazione e chiediamo alla magistratura di fare luce". Infine risponde alla sinistra sulla Sanità: "Con loro, con la sinistra il Pil crollava, i dati dicono che questo governo ha stanziato più risorse rispetto a quelli che ci hanno preceduto. Sulla regionalizzazione della sanità non metto in discussione il titolo V della Costituzione ma ho sentito Schlein dire 'abbiamo 20 agenzie per l'energia, è inammissibile'. Eh ma chi l'ha fatto, manco le basi ragazzi...". Chiude rispondendo a una domanda sul caso Borghi-Mattarella: "Io non avrei usato quelle parole per la festa del 2 Giugno. Detto questo non ci vengano a dare lezioni da sinistra sul rispetto delle figure istituzionali perché sia sul rispetto del presidente del Senato, sia del presidente della Camera, ma anche sui presidenti della Repubblica meno affini, la sinistra non ci può dare lezioni". 

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