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Giorgia Meloni a Porta a Porta: "Italia cresce più di Francia e Germania"

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Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata ospite a Porta a Porta, il programma di Rai 1 condotto da Bruno Vespa. La leader di Fratelli d'Italia ha parlato del nostro Paese, sottolineando tutti i traguardi raggiunti da quando è approdata a Palazzo Chigi. "Tanta gente è ancora in difficoltà perché ereditiamo una situazione in cui l'Italia era tra i fanalini di coda - ha detto il premier - In più viviamo in una situazione internazionale non facile. L'inflazione da noi ha impattato di più, ma oggi le cose piano piano iniziano a migliorare, ma da questo ad arrivare alla situazione alla quale puntiamo ci vuole tempo. Ma questa è una delle poche volte in cui cresciamo più della Francia e della Germania, non siamo più fanalino di coda. Ma questo - ha poi aggiunto - è un risultato che portano a casa le nostre imprese, che oggi forse percepiscono che hanno uno Stato che è al loro fianco, e hanno un vantaggio dato anche dalla stabilità. L'export verso gli Usa è aumentato di quasi 7 miliardi: se c'è un governo con una strategia poi il tessuto produttivo corre e dà risultati".

La leader di Fratelli d'Italia si è poi soffermata sul salario minimo, la misura tanto cara a Pd e Cinque Stelle. "Si deve intervenire sulla parte di lavoratori che hanno oggettivamente difficoltà - ha precisato il premier - In Italia il 97% dei lavoratori dipendenti è coperto dalla contrattazione collettiva. Di questi il 90% ha un salario lordo orario superiore a 9 euro. Il mio timore è che se noi stabiliamo il salario minimo a 9 euro, poi diventi sostitutivo, facendo un danno a quel 90%. Noi dobbiamo lavorare sul 6-7% che prende meno di 9 euro".

Infine Meloni è tornata anche sul tema Albania, dopo che alcuni esponenti dell’opposizione avevano contestato la scelta del governo di destinare risorse economiche per il trasferimento dei migranti all'estero. "Abbiamo investito 670 milioni per 5 anni, circa 134 milioni l'anno. Quando si dice questi soldi andavano messi sulla sanità si dice una cosa abbastanza ridicola, perché gli stessi migranti se li portiamo in Italia sempre a carico dello Stato sono".

 

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