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Ilaria Salis e Avs, il ruolo dei "candidati reietti" Pd dietro al botto

Pietro Senaldi
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Il Gatto e la Volpe sono riusciti a trovare un numero sufficiente di burattini ingenui e scansafatiche ai quali vendere il loro Paese dei Balocchi. Il sinistro Nicola Fratoianni e il verde Angelo Bonelli non hanno ripetuto l’errore di cinque anni fa, quando da soli si fermarono all’1,8% il primo e al 2,3 il secondo. Insieme stavolta hanno superato di slancio la soglia del 4%. Potrebbero finire sopra o sotto il 6%, a quanto risulta dal primo exit poll alla chiusura dei seggi, comunque ben oltre la soglia di sicurezza. Avs avrà una cinquina di europarlamentari almeno, a differenza di Carlo Calenda e Matteo Renzi, che non avendo trovato la quadra dovranno spiegare a Emmanuel Macron perché portano a Renew Europe soprattutto buone intenzioni.

La visione strategica dell’Europa che la coppia propone è assurda, un concentrato di anti-modernità, utopie comuniste senza il fondamento del lavoro e pacifismo imbelle, però la tattica è stata perfetta. Avvantaggiati dalla circostanza di aver fatto tabula rasa all’interno dei rispettivi partiti di qualsiasi cervello pensante e di averli infarciti di scombinati avanzi di centro sociale senza un voto, Fratoianni e Bonelli hanno puntato tutto sui testimonial, figure acchiappa-voti tipo Aboubakar Soumahoro alle Politiche del 2022, cacciato poi nel giro di pochi mesi per questioni di forza maggiore e perché indifendibile. I due conoscono il loro elettorato, sanno che ha scarsa memoria, nessuna profondità di analisi e tanta voglia di rompere le scatole, e che preferisce un estremista a un ambientalista, perciò mandano a Bruxelles i primi e lasciano a casa i secondi.

 

L’imputata Ilaria Salis, il deposto sindaco di Roma Ignazio Marino, il condannato per falso Mimmo Lucano, il prof che ama il manganello e incita alla lotta amata non potendo glorificare la lotta armata Christian Raimo, il due volte (2020 e 2021) peggior primo cittadino d’Italia Leoluca Orlando: Avs ha puntato su un mix tra impresentabili e reietti del Partito Democratico. Il Gatto e la Volpe volevano fare la guerra a Elly Schlein, che ha cercato con liste minestrone di spostare il Pd più a sinistra e ha fatto loro mezza campagna elettorale sposando il caso Salis nel vano tentativo di candidarla. I due le hanno sfilato Ilaria e hanno rilanciato su un rosso ancora più profondo, ma probabilmente hanno fatto più male a M5S che alla segretaria dem, la quale esce dal voto rinfrancata nei numeri, anche se nel suo partito, a differenza che in Avs, bisognerà vedere le preferenze per sapere se la vittoria è più sua o più dei suoi oppositori interni.

L’affermazione dell’Alleanza Verdi e Sinistra e la probabile messe di voti incassata da Salis, Raimo e Lucano sono la prova che in Italia esiste un elettorato che ha un rapporto ambiguo con la legalità. Si tratta di persone che antepongono l’ideologia alla legge e, contrariamente a un corretto percorso democratico, non puntano a vincere attraverso le loro idee per poi cambiare le norme. Gli elettori di Avs sanno che non saranno mai maggioranza nel Paese; quindi, per ottenere quel che vogliono, per molti di loro è lecito violare le leggi, come nel caso dell’accoglienza ai clandestini o delle adozioni gay, per poi mettere lo Stato davanti al fatto compiuto e fare leva sull’opinione pubblica estremista, sempre più rumorosa della maggioranza che vive fuori dai centri sociali e dentro le regole civili.

Un’occupatrice morosa di case per difendere la legalità, un aspirante picchiatore come simbolo dell’antifascismo, un taroccatore di documenti e di nozze per promuovere l’accoglienza indiscriminata, così come già un tribuno mendace e imparentato con persone accusate di sfruttare i profughi per difendere gli schiavi neri dei campi del Sud: sono le candidature dell’assurdo che però pagano. Fratoianni e Bonelli vendono una realtà che non c’è, dove perla pace bastano le parole, le tasse fanno bene allo sviluppo e il benessere arriva stando a casa. Prendono i voti spacciando fantasie, ma ci riescono perché il mondo vero l’hanno capito bene; e sanno che è pieno di idioti nullafacenti, gente senza ambizioni ma comunque insoddisfatta.

 

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