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Alessandro Cecchi Paone, "trombato" da record alle Europee: tre volte su tre (e la coincidenza del "4")

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Fuori. Out. Lo sbarramento non viene superato. Questo il destino dei centrini, ossia di Azione di Carlo Calenda e di Stati Uniti d'Europa, la coalizione creata ad-hoc per queste elezioni europee i cui principali protagonisti erano Matteo Renzi ed Emma Bonino, rispettivamente leader di Italia Viva e +Europa. Niente da fare: Azione si ferma al 3,35% e Stati Uniti d'Europa fa appena meglio, con il 3,76 per cento.

Tra i trombati eccellenti non si può, inoltre, non menzionare Michele Santoro con il suo Pace terra dignità, inchiodato al 2,20 per cento. Ora si attendono gli strali del fu teletribuno che già nel corso della campagna elettorale aveva gridato al "complottone" contro di lui, poiché - ovviamente e sempre a sua detta - non gli sarebbe stato dato sufficiente spazio e risalto mediatico. Tant'è...

 

Il punto è che nella rassegna dei trombati c'è un caso piuttosto eclatante, ed è quello di Alessandro Cecchi Paone, che era candidato proprio con Renzi e Bonino. Ecco, per lui era la terza candidatura alle Europee, che però si è conclusa con il terzo mancato successo. Insomma, una sorta di record: trombato tre volte su tre. In questo caso, il flop come detto in premessa è dovuto al fatto che il suo partito non ha superato lo sbarramento. Infine, una nota statistica: il "4" evidentemente porta parecchia sfortuna ad Alessandro Cecchi Paone. La ragione? Le tre trombature europee sono arrivate in tre anni che terminano proprio con il quattro: 2004, 2014, 2024.

 

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