Che non sarebbe stata una passeggiata di salute era scontato, ma che a ogni discorso sulla cultura e la destra ci sarebbero stati attacchi violentissimi scagliati ogni giorno contro chi tenta appropriazioni indebite su una materia di altrui appannaggio, beh direi che davvero si sta passando il segno. A essere prese di mira dagli editorialisti non sono la politica, l’economia, la manovra finanziaria, persino la riforma del premierato passa in secondo piano. Il governo Meloni ha ben altra colpa, alla cultura ci tiene e non ha intenzione di lasciarla agli altri come è storicamente capitato in altri esecutivi di centro destra, quasi fosse un giocattolo inutile che porta più rogne di voti. (...)
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