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Giorgia Meloni, la replica alla M5s Sportiello: "Dovreste provare disgusto per voi stessi"

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Giorgia Meloni, nel corso della replica alla Camera dopo le comunicazioni alla vigilia del Consiglio europeo, si è spesa un lungo intervento con cui ha replicato alle obiezioni e domande dei singoli parlamentari. Nel mirino del premier, in particolare, agli attacchi arrivati dall'opposizione su aborto e dei diritti civili. Secondo la narrazione rilanciata ormai da mesi da Pd e M5s, il governo guidato avrebbe tentato ripetutamente di mettere mano alla 194 - la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza-, oltre ad aver deciso di escludere l'aborto dalle discussioni e dalla risoluzione finale del G7 in Puglia.

"Non posso nascondere il profondo disprezzo verso le politiche che la premier e il suo governo stanno portando avanti in tema di diritti, perché non hanno nemmeno il coraggio di farlo dicendo chiaramente come la pensano sul tema - ha scritto in una nota Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali -. Abbiamo sentito il rumore delle unghie che si arrampicavano sugli specchi mentre Meloni cercava di nascondere l’attacco alla 194, di nascondere il fatto che il G7 non ha discusso dell’aborto e che dal nostro Paese è arrivata la spinta oscurantista che ha tolto il riferimento all’interruzione di gravidanza dalle conclusioni. Per questa maggioranza le persone che abortiscono devono espiare una colpa, devono essere punite. Contro questa narrazione funzionale e strutturale al patriarcato che la presidente Meloni, pur essendo una donna, rappresenta, proponiamo di portare in Europa un impegno preciso: garantire l’accesso a un aborto sicuro e legale, che oggi viene negato a oltre 20 milioni di donne, cui vengono negate la libertà di scelta e il diritto alla Salute. I corpi delle persone - ha poi aggiunto - non sono terreno di scontro politico, il campo di battaglia della propaganda di questa destra e gli oggetti sacrificali di questo governo classista, misogino, omofobo e patriarcale".

 

 

Teoremi. Parole pesanti, alle quali Meloni replica in modo deciso, mettendo in evidenza contraddizioni ed errori nel ragionamento della grillina. "Collega Sportiello, al di là di questa propaganda che fate, perché chiaramente siete un pò a corto di argomenti sul tema dell'aborto, così come sul tema dei diritti LGBT e quant'altro - ha esordito il premier -, mi corre l'obbligo di ricordare, ma siete in questo Parlamento e dovreste saperlo, che noi non siamo intervenuti su queste normative. Non ci sono delle novità di legge che questo governo ha portato avanti. Quindi - ha poi concluso -. se la disgustano le nostre politiche, temo che la debbano disgustare anche le vostre, perché non siamo intervenuti sulla materia''.

 

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